di Ferdinando Gentile
Mentre i calabresi e le calabresi attendono la riapertura dei 18 ospedali chiusi, a Cosenza ancora stenta ad entrare in funzione l’ospedale da campo, nonostante ci siano decine di malati in attesa di un posto letto all’Annunziata, la commissaria dell’A.O. Panizzoli, da Bergamo, continua a dare ottima prova della sua incompetenza e presunzione.
Al Ministro Boccia è bastata la passerella della scorsa settimana, scomparsi i media e i riflettori si è dileguato anche il Governo. Mentre l’attenzione nazionale sulla Calabria scema qui la situazione non migliora.
Il commissario Longo deve fare in fretta ascoltando quelle migliaia di calabresi che da settimane protestano, deve pretendere finalmente risorse per la sanità calabrese, deve predisporre la riorganizzazione e l’apertura dei presidi ospedalieri chiusi e, soprattutto, deve avere il coraggio di mettere alla porta i signori della sanità privata.
Non è possibile che ci siano parassiti della salute che continuano ad arricchirsi sulle nostre spalle grazie alle convenzioni garantite dai legami politici.
Su questo sarà giudicato da 2 milioni di calabresi cui è negato da anni il diritto alla salute.
Lo abbiamo detto fin dalla prima manifestazione, la nostra battaglia è solo all’inizio! Ci attendono mesi importanti di mobilitazione collettiva perché solo cosi la Calabria può riscattarsi e risollevarsi.
La speranza in questi quattro politicanti venduti è finita, è tempo del protagonismo dei cittadini e delle cittadine calabresi che sono stanchi e stanche di subire.