Calabria corrotta. Domani non molla Robertino: “Occhiuto si difende in tv. E dimentica incarichi, nomine e fondi distratti”

Occhiuto si difende in tv. E dimentica i fondi «distratti»

di Enrica Riera
Fonte: Domani
La versione del governatore a “Quarta Repubblica”. Gli incarichi al fedelissimo e agli altri ex soci. Il silenzio sul progetto europeo. Tutte le criticità

«Io personalmente non gli ho dato alcun incarico». Lunedì il presidente della regione Calabria, indagato per corruzione dalla procura di Catanzaro, ha raccontato la sua versione dei fatti durante la trasmissione Quarta Repubblica di Nicola Porro su Mediaset.

Con lo stesso piglio deciso e coraggioso di quando, negli anni passati, mostrava sui social le immagini dei baby-piromani, il forzista ha ribadito l’«ossessione per il rigore». E la volontà di essere ascoltato dai magistrati sotto la cui lente sono finiti gli affari col suo ex socio, Paolo Posteraro, pure lui indagato, nonché gli incarichi affidati a quest’ultimo.

Il fedelissimo
Posteraro gli incarichi – per un totale di oltre 550mila euro – non li avrà ricevuti personalmente dal presidente, ma «da parte di pubblici ufficiali – si legge nelle carte dei pm – con i quali Occhiuto può vantare relazioni» sì. Tra questi il fratello Mario, oggi senatore di FI, e la compagna Matilde Siracusano, sottosegretaria del governo Meloni. Contemporaneamente Posteraro «avrebbe conferito denaro nelle comuni società laddove Occhiuto, tutto all’opposto, si sarebbe limitato a trarne benefici».

Le nomine di Posteraro sono poi avvenute all’interno di società pubbliche. Non private. Nel 2017 il fedelissimo del futuro presidente è stato «scelto – scrivono i pm – tra 17 candidati che avevano presentato domanda all’avviso pubblico dal sindaco pro tempore di Cosenza, Mario Occhiuto, quale amministratore unico dell’azienda per la mobilità nell’area cosentina, Amaco».
Azienda che nel 2023, sotto la gestione Posteraro è stata dichiarata fallita dal tribunale della città e sta costando un’altra grana giudiziaria allo stesso Posteraro, indagato per il crac.
«Nel corso della XVIII legislatura, quando Roberto Occhiuto è deputato – scrivono ancora i magistrati – Posteraro ottiene un incarico nel gruppo parlamentare di Forza Italia-Berlusconi presidente alla Camera», gruppo di cui lo stesso Occhiuto fa parte.
Per il presidente non ci sarebbe alcun problema, neanche l’ombra del conflitto di interessi davanti alla nomina a consulente, nel 2022, da parte di Ferrovie della Calabria, l’azienda di trasporti di proprietà della regione.

Questo incarico era stato conferito all’ex socio di Occhiuto due giorni dopo che il capo di gabinetto del presidente della giunta, Luciano Vigna, su delega del governatore, aveva nominato amministratore unico della società Ernesto Ferraro, l’altro indagato dell’inchiesta.
Durante la trasmissione il presidente non ha invece fornito dettagli su un altro punto: la «promessa a Posteraro di un incarico in un ente riconducibile alla regione Calabria». Nessun riferimento nemmeno agli altri soci in affari.
Tra loro Valentina Cavaliere, per un periodo «organo amministrativo» nell’ex azienda vitivinicola del presidente e Posteraro. Cavaliere avrebbe finanziato la Tenuta del Castello con 75mila euro.
Nel 2022 Occhiuto l’ha nominata membro del Collegio sindacale del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Poi, nel 2023, la regione Calabria l’ha assunta «come prestatrice di lavoro subordinato».

Sui fondi europei, ottenuti dalla Tenuta e che sarebbero stati «distratti dall’allora amministratore Posteraro» anche attraverso «bonifici a Occhiuto», nessuna menzione.
Domani mattina (stamattina per chi legge, ndr) il presidente ha indetto una conferenza stampa. Parlerà dei punti rimasti oscuri? Forse sarà anche l’occasione per fare luce sull’auto di lusso (una Maserati, non la Smart citata ieri da Occhiuto e Porro, che pure è presente nelle carte) di proprietà di una società in cui era socio, «usata da Ferraro prima del trasferimento di proprietà del veicolo e in concomitanza con il conferimento dell’incarico a favore del Posteraro in Fdc». L’azienda di cui la regione è socio unico.