Calabria corrotta: Pino il politico, la coca in Parlamento e l’Operazione Cleopatra

Oltre a tutte le vicende giudiziarie di cui si è parlato e scritto in questi anni, da Why Not ad Alchemia passando per la fondazione Calabresi nel mondo, Pino Galati – arrestato nel 2018 dalla Dda di Catanzaro – conquistò la ribalta di tutte le cronache per la celeberrima Operazione Cleopatra. Si trattava di sesso e droga nella Roma bene e Galati c’era impelagato fino al collo. Era il 2003…

di Donatella Poretti

Fonte: Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori)

19 novembre 2003

Italia. Operazione Cleopatra: il senatore a vita e il sottosegretario, i clienti dello spacciatore

E alla fine, poco prima dell’inizio della trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta”, sono usciti anche i nomi dei politici coinvolti nell’Operazione Cleopatra, la scabrosa “sesso e droga nella Roma bene” per la quale era stata arrestata anche Serena Grandi. Le erano stati contestati i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. All’attrice e modella di origine ucraina, Lyudmilla Derkach, 26 anni, invece, erano stati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia i reati di associazione per delinquere, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’attrice, che aveva partecipato alla trasmissione televisiva “Chiambretti c’e'” e al film “Fallo” di Tinto Brass, era attualmente impegnata alle riprese di un film di Leonardo Pieraccioni. Ed erano finiti nella rete altri professionisti e “colletti bianchi” ma il “clou” era rappresentato certamente dai politici che si drogavano e i nomi ancora non uscivano…

Avevamo sperato e tifato per tutto il giorno si trattasse del vicepremier Gianfranco Fini, visto il suo recente impegno in materia di politiche di droghe, o di qualcun altro del partito di Alleanza Nazionale, in seconda battuta andava bene anche qualcuno della Lega Nord, sempre e solo per il loro impegno in materia. Ed in effetti tra i personaggi minori, i clienti, compare anche il nome di un consigliere provinciale di Roma per An. Era un modo per sdrammatizzare e forse per riconoscere che la “droga”, la “tossicodipendenza” e’ un qualcosa di molto piu’ semplice e di molto piu’ vicino di quanto certi “soloni” ci vogliono rivendere. Un qualcosa anche di meno preoccupante.

Forse eravamo troppo calati nella politica della “seconda repubblica”, quella dei giorni nostri, e ci eravamo scordati della mitica “Balena Bianca”, della dicci’ bacchettona, quella che era contro il divorzio e che non presentava tra i suoi leader quelli divorziati, quella bacchettona con gli altri ma anche con i suoi. Forse era per questo ricordo del “c’era una volta la dicci’.” che non pensavamo mai di dovere pubblicare il nome del senatore a vita Emilio Colombo in una nota di cronaca giudiziaria dove sesso e droga sono l’ingrediente piccante di un sottobosco di traffici loschi in cui i protagonisti erano finanzieri, attrici, vip, avvocati, imprenditori e, appunto, politici.

Ma siccome non bastava è uscito anche un secondo nome quello del sottosegretario alle Attività Produttive Giuseppe Galati, di Catanzaro, politicamente nato con il movimento giovanile della Democrazia Cristiana, e fin dal 1994 nel Centro Cristiano Democratico, poi Udc. Su Galati, quello nato nei movimenti giovanili della dicci’, ci sono altre carte che escono dagli uffici del Gip Luisanna Figliolia. In particolare, nel tratteggiare il ruolo di Martello sottolinea come questi, “curando attentamente la propria clientela” cerchi sempre più di “privilegiare le persone più importanti”.

Nell’ambito di tale clientela altolocata -si legge nell’ordinanza- si “staglia la figura di Galati, soprannominato ‘Pino il politico’. Questi si rifornisce stabilmente di cocaina dal capo dell’organizzazione degli spacciatori, tale Martello; gli acquisti hanno cadenza almeno settimanale e sono effettuati direttamente, o tramite Armando De Bonis, suo uomo di fiducia che ha libero accesso presso il ministero delle Attività Produttive dove Galati ha i suoi uffici”. Dalle risultanze investigative “emerge come Martello preservi a Galati, uomo di indubbia importanza, un trattamento particolare rendendosi disponibile a consegne anche in tarda notte, a consegne improvvise anche fuori Roma e non richiedendo mai un pagamento immediato”. Al riguardo viene citato il contenuto di un’intercettazione telefonica del 7 settembre scorso, della quale vi risparmiamo… Il senatore a vita e il sottosegretario sono coinvolti nell’Operazione Cleopatra come semplici “clienti” dello spacciatore Martello, ma non indagati…

Ma lo scandalo, naturalmente, dilagò in tutta Italia.