Calabria, Dipartimento Sanità nel caos. Il dirigente Caridi rispedito al “Turismo”, ora tocca a Lobello e Jorio

Al Dipartimento Sanità della Regione Calabria attendono il ritorno di Robertino il parassita dalla pagliacciata dell’elezione del presidente della Repubblica, che potrebbe protrarsi ancora per qualche giorno ma il gran casino dei giorni scorsi ormai si sta delineando in tutti i suoi contorni.

La prima testa in sostanza è già caduta. Cosimo Carmelo Caridi, che era alla guida del delicatissimo Settore 2 Autorizzazioni e Accreditamenti per la sanità privata, ha gettato la spugna da tempo. Precisamente da prima di Natale, da quando cioè il nuovo dirigente del Dipartimento Jole Fantozzi gli ha clamorosamente bocciato la pratica dei boss delle cliniche ovvero Pierino Citrigno, Saverio e Giancarlo (i)Greco, Claudio Parente e Carmine Potestio. Un sindacato “giallo” ha cercato disperatamente di difendere Caridi ma la dirigente Fantozzi, che giustamente non si fida, ha informato la procura del “fattaccio” e Caridi è finito nel tritacarne. Dopo essere stato convocato in Finanza, il dirigente ha annunciato le sue dimissioni e il 18 gennaio scorso, qualche giorno prima che Robertino il parassita partisse per la “vacanza romana” la Giunta ha proceduto a riassegnare il “povero” Caridi al Dipartimento Turismo Marketing territoriale mobilità.

Ma non sarà la sola testa a cadere. Restano in bilico altre due pedine importanti: la prima è la dottoressa Annamaria Lobello, punto di riferimento dei boss della sanità privata per “saltare la fila” e far passare subito le pratiche di questa gentaglia. La seconda è il subcommissario ombra Ettore Jorio. Radio Cittadella riferisce che entrambi hanno ben poche speranze di restare ai loro posti nel Dipartimento e sullo sfondo c’è la procura di Catanzaro, che ha ormai capito perfettamente i meccanismi corruttivi dei boss e dei loro colletti bianchi di riferimento. Non resta che aspettare ancora qualche altro giorno.