Oggi giovedì 18 luglio alle ore 18.30 l’intervista esclusiva all’ex Gran Maestro del GOI prof. Giuliano Di Bernardo. Fonte privilegiata dell’inchiesta dell’allora pm di Palmi, Agostino Cordova ed ascoltato negli anni da vari magistrati sul tema dell’infiltrazione della criminalità organizzata nella massoneria.
Di Bernardo è stato Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1990 al 1993 anno nel quale ha fondato la Gran Loggia Regolare d’Italia. Dalla fuoriuscita della massoneria, alla fondazione di nuove obbedienze il prof. Di Bernardo ha fatto discutere per le sue denunce e critiche alla massoneria ufficiale. È tutt’ora aperta la polemica con l’ex Gran Maestro Bisi.
Per seguire la diretta:
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Iacchite’ ultimamente si è occupato a più riprese della frattura all’interno della massoneria italiana. Una crisi che si è aperta con l’ultima contestata elezione di Antonio Seminario. Contestata per via dei pochissimi e dubbi voti di scarto con l’altro candidato Leo Taroni, che prometteva trasparenza e cambiamenti. Da quella data in poi una serie di fonti interne alla massoneria hanno trovato il modo per denunciare compravendite sospette (la casa di Vibo, ma secondo alcuni anche la sede di Cosenza ha prezzi fuori mercato), i legami con personaggi di dubbio valore sui territori calabresi e siciliani e tutta una serie di casi che ruotano attorno al duo Bisi-Seminario.
Il dossier in esclusiva – https://www.iacchite.blog/vibo-il-dossier-oscurato-sulla-compravendita-della-casa-massonica-e-gli-affari-della-massoneria-tra-chiese-banche-e-fallimenti/
Aggiornamenti – https://www.iacchite.blog/massoneria-in-subbuglio-bisi-espulso-indagini-in-corso-e-altri-documenti-sugli-affari-vibonesi-di-pittelli/
Nell’intervista sarà ripercorsa la storia della massoneria italiana, dalla sua fondazione agli eventi più controversi tra cui il ruolo di Gelli e poi ovviamente le inchieste di Cordova che lo hanno riguardato in prima persona, sino agli ultimi eventi di cronaca. Di Bernardo non risparmia i riferimenti a documenti diretti e ai protagonisti calabresi di quegli anni.