Calabria e “turismo”, un pozzo senza fondo. Milioni e milioni spesi per nulla: ora tutti alla Bit di Milano a spese dei calabresi

E’ TEMPO DI BIT. MA QUANTO CI COSTA!

Chissà se San Francesco di Paola avrà perdonato il presidente Roberto Occhiuto alias il parassita di Cosenza dopo l’affronto subito a Capodanno quando, nemmeno una volta, il  nostro Santo Patrono è stato nominato da quello scomunicato di Amadeus, il quale ha avuto l’ardire di nominare solamente Pitagora (chè per giunta non è rimasto neanche contento della citazione, anzi…), che per giunta era pure un pagano. Si sa che San Francesco di Paola era un tipo un po’ fumantino e infatti il nuovo anno per Occhiuto non è iniziato nel migliore dei modi e ne porta ancora i segni…

Forse però il nostro presidente-parassita ha pensato di recuperare l’affronto facendo inaugurare la BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano con un dibattito sul turismo religioso: “Tra cielo e terra sulle orme di San Francesco di Paola”. Speriamo che l’edizione 2024 della Bit di Milano serva almeno a questo… ovvero a rabbonire San Francesco di Paola. per il resto la Bit di Milano che sarebbe la fiera del turismo più importante d’Italia serve a poco o a nulla. Da anni ha perso centralità nel promuovere il turismo italiano e vive soprattutto grazie alle ingenti risorse che le regioni italiane vi investono. Stand megagalattici, luminarie, manifesti, diavolerie varie, e ogni regione si sbizzarrisce nelle trovate più strampalate e costose. Quest’anno poi la fiera è anche partita un po’ in sordina, senza i clamori degli anni scorsi.

Ma siamo certi che da oggi Il Tg 3 Calabria, le  tv locali, siti, giornali e giornaletti parleranno della fiera e del successo della Calabria. Come cantava il grande Pino Daniele “ogni scarrafone è bell’ a mamma soja”. Non ricordiamo a memoria d’uomo una Bit in cui lo stand della Calabria non sia stato il più bello, il più visitato, il più ammirato. Da Chiaravalloti a Loiero, da Scopelliti a Palla Palla e persino con… Spirlì lo stand calabrese è stato magnificato a suon di dollaroni dai giornalisti venduti al miglior offerente della Calabria Saudita.

Ogni anno il ministro di turno si è fermato al nostro padiglione per complimentarsi per la bellezza dello stand e della Calabria. Quest’anno naturalmente è arrivata anche la Santanchè… figuratevi che gioia e che felicità. Per fortuna ci siamo evitati Sgarbi che si è dimesso prima, altrimenti visti i rapporti del “puzzone” ferrarese con i fratelli Occhiuto ci avrebbe scassato i maroni per giorni interi.

Naturalmente tutti a complimentarsi con Robertino Occhiuto per il grande successo, vedrete che quest’anno sarà l’anno che i turisti arriveranno a milioni. La musica è sempre la stessa da quando esistono le regioni e da quando esiste la Bit. Non è che con Oliverio, Scopellliti, Loiero, Chiaravalloti e persino con… Spirlì la musica fosse diversa, lo spartito è sempre stato questo o quello. Paroler parole, parole.  Un interminabile bla… bla… bla. Certamente non siamo alla magnificenza e ai toni trionfali toccati con il Capodanno di Amadeus, ma lì abbiamo raggiunto l’orgasmo del potere. Milioni e milioni di persone che ci hanno ammirato e che sicuramente verranno a visitare la Calabria… ‘Mmucca liù di dicia a Cusenza. 

Spente le luci della ribalta, andati via i musicanti e gli addetti all’organizzazione, Crotone è ripiombata nell’anonimato più assoluto e indicibile. Non si hanno notizie di frotte di turisti in arrivo per ii ponti di primavera, per Pasqua, per l’estate né a Crotone, né in Calabria. Le previsioni sono sempre quelle di ogni anno. Quello che stupisce è che ad un mese di distanza dalla conclusione dell’evento non si conosca quanto la Regione Calabria tramite la Film Commission abbia speso. E vedrete che nel dibattito che si terrà oggi alla Bit: “Calabria straordinaria. Un anno di Rai” nessuno parlerà dei milioni e milioni spesi dalla regione in questa collaborazione  con la Rai. Vedremo se ci sarà qualche giornalista che avrà il coraggio di chiedere a Roberto Occhiuto e alla presidente della Rai.com, Claudia Mazzola, MA QUANTO E’ STATO IL CAPODANNO IN CALABRIA? E QUANTO CI COSTA LA COLLABORAZIONE CON LA RAI? Ma campa cavallo…

In questi giorni la Regione ha presentato il piano di sviluppo del turismo per il 2024 con la rendicontazione dell’andamento turistico e delle spese in campo turistico nel 2023.   Secondo i dati Istat rielaborati dallo Studio Ambrosetti e riportati dalla Regione nel documento, Puglia e Sicilia registrano rispettivamente il doppio e (quasi) il triplo della quota di turisti stranieri della Calabria. Siamo agli ultimi posti  tra le regioni per gli arrivi e le presenze di turisti italiani e stranieri. Peggio di noi fanno solo Abruzzo e Molise anche perché sono regioni più piccole e con meno strutture ricettive. La domanda di turismo nazionale verso la Calabria è caratterizzata invece da un elevato tasso di turismo di ritorno, la cui maggioranza proviene dalle regioni vicine e il 47,4% dei turisti sceglie di venire in Calabria perché ci è già venuto o perché su consiglio di amici. 

Altro che la storiella che la gente sceglie in base ai consigli della pubblicità, delle campagne promozionali, e di Amadeus. Addirittura abbiamo registrato, secondo i dati Ambrosetti, un  calo di presenze turistiche rispetto al 2022 e  non riusciamo a recuperare i dati di presenze del 2019, anno pre covid. E allora bisognerebbe chiedere a Roberto Occhiuto se questi sono i risultati che ci attendevamo dal mega Palaghiaccio di Milano del Natale 2022 dove spendemmo oltre 2 milioni di euro. L’aspetto grave è che nel bilancio delle spese 2023 si parla di tutto ma non c’è una parola sul Capodanno di Amadeus che viene relegato ad una iniziativa che entra nel bilancio della Calabria Film Commission. Con quale attendibilità si può presentare un bilancio delle spese 2023 senza dire nulla sulla spesa maggiore, quella per Capodanno su cui c’è una sorta di segreto di stato? Alla faccia della trasparenza.

Comunque nel documento si afferma che nel 2023 si sono spesi in campo turistico oltre 12 milioni di euro. Per i grandi eventi calabresi, oltre al Capodanno, si è speso 1,6 milioni, poi abbiamo il sostegno alle imprese ricettive che supera i 3 milioni di euro, per le iniziative di promozione turistica sostenibile un altro milione e passa, potenziamento  dei servizi di mobilità turistica 1,5 milioni. per la partecipazione a fiere turistiche nel 2023 si sono spesi 1,168 milioni. Non abbiamo notizie precise sulle spese del Capodanno che noi abbiamo quantificato in oltre un milione di euro e con la campagna Rai annessa (spot a Ballando sotto le stelle, Linea verde, eccetera) siamo a oltre 3 milioni. Possiamo però dirvi con precisione quanto si è speso per la BIT dell’anno scorso e quindi presumibilmente si spenderà altrettanto per quella del 2024. E possiamo anche dirvi quanto si è speso per le altre fiere turistiche.

Andiamo alle spese della BIT 2023.

  1. Con il decreto n 1558 del 3 febbraio 23 si impegnava la somma di 192 milioni per acquisire  da FIERA MILANO un’area nuda di 462 mq. Alleghiamo i due decreti di acquisizione e poi quello successivo di liquidazione

BIT MILANO

–         DECRETO N N°. 1558 DEL 03/02/2023 Oggetto: Partecipazione della Regione Calabria a Bit Milano 2023 – PAC 2007/13 – Acquisizione

–         N°. 5959 DEL 28/04/2023

2)  Naturalmente una volta acquisita l’area nuda bisognava dare l’incarico per la costruzione dello stand. Con decreto n. 1909 del 10 febbraio 2022 si impegna la somma di quasi 159 mila euro e segue il 24 marzo 2023  il decreto di liquidazione della somma. Per l’allestimento sono stati spesi altri 159 mila euro. E siamo a oltre 350 mila euro…

–         N°. 1909 DEL 10/02/2023 – Oggetto: Partecipazione della Regione Calabria a Bit Milano 2023 – PAC 2007/13 – Acquisizione allestimento – Accertamento e impegno di spesa

N°. 4246 DEL 24/03/2023

Oggetto: Partecipazione della Regione Calabria a Bit Milano 2023 – PAC 2007/13 – Allestimento – Liquidazione

3)  E non finisce qui. Con il decreto n. 1932 del 10 febbraio 2023 si impegna la somma di 54 mila euro per acquisizione di servizi. E precisamente euro 48 mila per  servizi tecnologici, floreali e  bar. E  quasi 4 mila euro per un servizio di catering di prodotti enogastronomici calabresi  da far degustare ai tour operator stranieri  invitati. E infine  1,6 mila euro per il servizio di hostess. Il totale di 54 mila euro viene liquidato il 30 marzo 2023 con decreto n. 4605

–         N°. 1932 DEL 10/02/2023 Oggetto: Partecipazione della Regione Calabria a Bit Milano 2023 – PAC 2007/13 – Acquisizione servizi – Accertamento e impegno di spesa

N°. 4605 DEL 30/03/2023 Oggetto: Partecipazione della Regione Calabria a Bit Milano 2023 – PAC 2007/13 – Servizi – Liquidazione

RIEPILOGO: LA BIT DI MILANO NEL 2023 CI E’ COSTATA LA BELLEZZA DI OLTRE 400 MILA EURO. Nel 2024 arriveremo a spendere di più? Si accettano scommesse. Di fronte a questa  spesa enorme, abbiamo che la Regione Calabria ha preteso dagli operatori turistici il pagamento di un contributo di 400 euro per avere uno spazio all’interno dello stand con un tavolino e due poltroncine. Una vergogna. Da un lato si spende e si spande e poi si raccolgono le briciole imponendo una specie di gabella ai tour operator e agli albergatori. Una cosa da pezzenti. Anche perché lo spendi e spandi non riguarda solo la Bit di Milano. Potremmo parlare di tutte le altre fiere turistiche. Ma per non annoiarvi vi diciamo che sempre nel 2023 per  ‘altra grande fiera del TTG a Rimini, tenuta ad ottobre, si è speso anche di più. Tra area nuda, allestimento, servizi hostess e altri servizi si è arrivati a 450 mila euro. Con altrettanti 3 decreti di impegno di spesa e successive liquidazioni.  Complimenti.

Se il nostro San Francesco di Paola venisse a conoscenza di tutto ciò prenderebbe il suo mantello e  arriverebbe in Calabria per fustigarci. Ma a Robertino lo prenderebbe col suo mitico bastone e abbiamo la sensazione che non lo colpirebbe una volta sola… Povera Calabria nostra!