Chi l’avrebbe mai detto che un supermanager come Francesco Bevere, attuale direttore generale del Dipartimento della Salute della Regione Calabria, un colletto bianco da 250 mila euro all’anno, sarebbe finito sbertucciato anche dal sindacato “giallo” per eccellenza della Regione Calabria? Beh, si sa che quando i regimi sono vicini alla disfatta, tutti abbandonano la nave dove fino al giorno prima hanno gozzovigliato e per Bevere siamo arrivati ormai alla resa dei conti. Eppure sono passati pochi mesi da quando Iacchite’, in perfetta solitudine, “osava” dire la verità sul soggetto in questione. E oggi invece anche il regime ha dichiarato sostanzialmente la fine del suo “viaggetto” di piacere, profumatamente pagato, in Calabria. Infatti, dopo lo sdoganamento del sindacato “giallo”, il passo verso lo sputtanamento totale sarà brevissimo.
Fondamentale, per arrivare alla soluzione finale, è stata l’indecente gestione del contagio all’interno della sede stessa del Dipartimento della Salute. Prima un dipendente positivo, poi un altro, sanificazioni fatte con grave ritardo e dipendenti tardivamente informati della situazione di pericolo. Della serie: il pesce puzza sempre dalla testa… E questo che vi proponiamo è il documento, firmato dal dirigente regionale Lo Presti, nel quale si attesta il definitivo fallimento del supermanager Bevere. A questo punto, ci sono due strade: o si dimette (e ci farebbe certamente migliore figura) o viene cacciato a calci nel sedere.