Calabria, le metamorfosi di Jole

La coerenza non è proprio il pezzo forte del centrodestra, che sta conducendo un’opposizione scriteriata e spesso senza senso alla linea del governo Conte non accorgendosi tra l’altro di pacchiane contraddizioni. Già Marco Travaglio sta facendo rilevare nei confronti di Salvini e dei suoi affiliati i clamorosi cambi di linea tra maldestre richieste di chiusure o di aperture a seconda se i giorni sono pari o dispari e a questa “logica” non sfugge neanche Jole Santelli, che – com’è noto – prende ordini dal Cazzaro verde quando deve emanare qualche ridicola ordinanza o rilasciare qualche dichiarazione ancora più ridicola.

Sul web, in queste ore, gira una sintesi perfetta delle sue “metamorfosi” divisa in quattro tempi che rispecchiano fedelmente le sue piroette sempre meno credibili. E così si passa dalla denuncia delle condizioni della nostra sanità il 9 marzo e l’11 marzo all’esigenza “assoluta” di far rimanere chiusa la Calabria del 18 aprile, con tanto di richiamo “a non farci prendere dalla fretta”… Con la ciliegina dell’ultima ordinanza-shock (29/30 aprile) dove sembra proprio la fretta la migliore “consigliera” della capretta che sta ancora alla Regione. Una fretta magari travestita da… Salvini. Povera Calabria nostra!

PS: se la spiegazione del termine “metamorfosi” dovesse risultare complicata, Jole si può rivolgere sia all’ISIS sia all’ISS… tanto per lei cambia poco.