di Pasquale Cersosimo
Se gli esperti di marketing, a cui abbiamo regalato fior di quattrini in questi ultimi decenni, avessero saputo che bastava una capra per promuovere la Calabria ed attirare gli spettatori di tutto il mondo, sicuramente avremmo risparmiato tanti soldi ma non solo, avremmo goduto gli effetti di un turismo di massa già da tempo.
Negli ultimi anni abbiamo visto registi, fotografi importanti, grafici, teorici e strateghi del turismo gironzolare per le stanze del potere, per vendere prodotti sicuramente di qualità ma che, a conti fatti, hanno attratto solo il pubblico calabrese, che ogni volta si è lanciato nelle più immaginifiche interpretazioni e valutazioni dei prodotti presentati.
Per attrarre gli spettatori di tutto il mondo invece, sono bastati alcuni video su tik tok di Saverio Riccelli, un ragazzo di Belcastro, in provincia di Catanzaro, che lavora nell’azienda di famiglia. Gli animali, che sono i protagonisti dei suoi video, e la sua voce fuori campo, in perfetto accento calabro/catanzarese diventano il fattore attrattivo, il punto di forza che rende la Calabria unica ed autentica rispetto al resto del mondo.
Quel “Manuè” ma soprattutto quel “E Cumu jamu” diventano i nuovi slang con cui migliaia di giovani prima, e milioni di persone dopo si riconoscono, si salutano, si sentono parte integrante di una famiglia che crea relazioni, interessi, armonia.
La capra ed il suo padrone diventano virali in poco tempo, nasce un mito che inizia a fare serate, gadget, canzoni e che attira persino Le Iene.
Un fenomeno che riempie le piazze. In un giorno la sua canzone ha avuto centinaia e centinaia di migliaia di visualizzazioni.
Fenomeni che durano due o tre mesi al massimo, ma che generano interesse nel pubblico, quell’interesse che in economia si chiama domanda, quella domanda che vuole e che cerca il prodotto autentico, puro, vero di una zona, di un territorio.
E la capra Manuele, il suo padrone Saverio, il suo saluto “E cumu jamu” sono i prodotti autentici della Calabria, quella Calabria che aspetta di mostrarsi al mondo perché ha tante bellezze e tanto valore da comunicare e da trasmettere.
