Calabria. Occhiu’ lancia l’area liberal (con la svastica anticomunista dietro la schiena) ma i peones annunciano: “Sarà una legislatura cortissima….”

Sono giorni di frenetico lavoro per lo staff del governatore Roberto Occhiuto. Tutto è finalizzato a preparare al meglio l’evento in programma dopodomani all’ora di pranzo a Palazzo Grazioli, in uno dei luoghi-simbolo dell’epopea berlusconiana. L’attività degli spin doctor va avanti in sintonia con Andrea Ruggieri, giornalista già deputato, riconosciuto volto Mediaset, tra gli ideatori di un’iniziativa che è qualcosa di più di un semplice convegno. Sarà la nascita di una corrente liberal all’interno di Forza Italia capitanata proprio dal presidente calabrese sempre più proiettato verso un ruolo di primo piano a livello nazionale dopo una lunga esperienza tra Parlamento e Regione? Nessuno lo conferma ufficialmente ma tutto lascia pensare di essere alla vigilia di una fase nuova all’interno del partito azzurro. Prova ne è l’invito a disertare, non farsi vedere, raccomandato dal segretario Antonio Tajani ai suoi fedelissimi.

Eppure, sotto traccia, il fuoco cova sotto la cenere, nonostante Occhiuto stesso provi a gettare acqua: “Nessuna sfida alla leadership di Tajani”. Ma è innegabile che i temi scelti per l’happening di mercoledì 17 siano quelli più graditi alla “family”, intesa come quella rappresentata dai fratelli Marina e Pier Silvio Berlusconi. Non è forse nemmeno un caso il timing scelto da Berlusconi junior per rimarcare la necessità di avere facce nuove (Occhiuto però ha 56 anni e fa politica da 30!!!, ndr) dentro Forza Italia. Il parterre di Palazzo Grazioli potrebbe venire in “soccorso”. Ecco qualche nome tra quelli annunciati da Ruggieri: il vicepresidente di UberTony West, il delegato alla transizione digitale di Confindustria Pietro Labriola, la ceo di Ab medica Francesca Cerrtuti, i giornalisti Roberto Arditti, Nicola Porro e lo stesso Ruggieri (anche Occhiuto ha il tesserino di giornalista pubblicista, sic!), l’ex parlamentare Stefano Esposito, l’ad di Arsenale Spa Paolo Barletta, il presidente di Copa Massimiliano Giansanti, l’ad del gruppo A2A Renato Mazzoncini e l’ad di Ryanair Eddie Wilson. Personaggi legati ai temi dell’economia ma anche sensibili alle questioni delle libertà di scelta e dei diritti civili. Insomma, in linea con i principi cari agli eredi del Cavaliere (che sarà stato anche liberale ma esplodeva spesso nel fatidico “siete sempre poveri comunisti” e in fondo aveva sempre la svastica dietro la schiena, altro che storie, ndr). 

L’iper attivismo di Occhiuto, tuttavia, viene percepito con preoccupazione non solo nel cerchio magico di Tajani. Qualche timore affiora pure tra i consiglieri regionali della sua maggioranza in Calabria. Chi assicura che con queste premesse e, soprattutto, con le Politiche del 2027 ormai all’orizzonte, la legislatura a Palazzo Campanella durerà fino alla scadenza naturale del 2030? Si tratta di uno scenario – da taluni catalogato alla voce “fantapolitica” – di cui si inizia a parlare in maniera riservata tra gli eletti del centrodestra. I dubbi attraversano gli esponenti di diverse forze politiche, soprattutto chi è riuscito a conquistate il pass per il Consiglio regionale in maniera sorprendente o grazie alle strane alchimie della legge elettorale calabrese.

Dalle parti della Cittadella, in ogni caso, il discorso non viene nemmeno preso in considerazione. Si va avanti per attuare il programma elettorale premiato dagli elettori (il 43% degli aventi diritto al voto, ndr) appena due mesi fa. E a chi continua a chiedergli conto, Occhiuto non si stanca di ripetere: “Quella del 17 è solo un’iniziativa per discutere insieme come rendere Forza Italia e il centrodestra un po’ più liberali (ma sempre con la svastica dietro la schiena, Cavaliere anticomunista docet…, ndr)“. Fonte: Gazzetta del Sud