Calabria parassita. Tavernise chi? Il “giovane-vecchio” di quel che resta del M5s

Più volte ci siamo occupati della deriva del M5s in Calabria, che ha imbarcato soggetti che avrebbero fatto la loro degna figura nei partiti tradizionali della malapolitica. Si parte dall’impresentablle per eccellenza, il vibonese Riccardo Tucci, esperto in fordi ed evasione fiscale ma si è continuato con altri pezzi di malacarne assoluta come il pessimo Misiti o come quel bluff vivente che ancora gira con la scorta (sic!) e risponde al nome di Nicola Morra. Ma abbiamo decantato nel tempo anche le piroette della signora Laura Ferrara, parlamentare europea (!) coi cinghiali imparentata, della signora Dalila Nesci da Tropea o della signora Dieni da Reggio Calabria. Tutti degni emuli di Giggino Di Maio e ci fermiamo qui per carità di patria.
Ma oggi soffermiamo la nostra attenzione su uno dei due consiglieri regionali di quello che fu il M5s e adesso è diventato un ricettacolo di affaristi e di imbroglioni. Prossimamente approfondiremo la conoscenza di tale Afflitto, cirotano ormai tazza e cucchiaru con… Forza Italia.

Ma adesso è il turno di un altro “mamozio” imbarazzante che si chiama Davide Tavernise e viene da Mirto Crosia. Un esempio imbarazzante di “giovane-vecchio”.
Qualche tempo fa un gruppo di ragazzi che evidentemente lo conosceva bene lo aveva dipinto alla grande in una canzone, che poi è stata “disinnescata” dal diretto interessato con qualche motivazione che i ragazzi di cui sopra non sono stati capaci di superare, leggi querela e risarcimento danni, alla faccia della libertà di espressione. Del resto, i politici fanno tutti così: quando salgono al potere reprimono ogni minima critica anche se basata sulla satira e sull’ironia.

Tavernise in questa canzone era rappresentato come un ragazzo che nonostante si sia venduto come il nuovo, vicino agli ultimi, in realtà, si è subito manifestato come un politico di vecchia generazione che si rivela “un mangione come tutti”, con azioni atte a carpire consenso clientelare, l’ormai tristemente famosa “captatio benevolentiae”. Nessuno lo accusa di aver commesso reati come succede per Tucci per esempio (che è addirittura sotto processo…), ma solo di farsi i cazzi suoi, come il 99,9% dei politici calabresi, che come tutti sanno, sono tutti uguali senza nessuna eccezione e men che meno tra i Cinquestelle, anzi forse i peggiori sono proprio loro.

“Appena entrato nel Consiglio regionale, avevi tante promesse da rispettare, il primo gesto per il bene collettivo è stato di comprarti un macchinone suggestivo”... Questo è soltanto uno degli aneddoti che facevano parte di quella canzone, messi in nota ed in paragone coi tanti giovani calabresi che, invece, sono costretti ad emigrare fuori dalla Calabria.

Ad ogni campagna elettorale tutti promettono di cambiare le cose ammettendo che i predecessori non sono stati all’altezza, salvo poi andare con loro a braccetto e uniformarsi alla tappezzeria di Palazzo Campanella. Questo è successo al giovane politico di Mirto Crosia, eletto in Regione, che puntava il dito contro i politici “vecchi”, ma si è rivelato politicamente un “giovane-vecchio” come ce ne sono tanti, un perfetto “parvenu della politica”. E così mentre lui è impegnato a 360 gradi a far fronte alle innumerevoli promesse elettorali fatte, anche perché si avvicinano le nuove elezioni regionali, chi aveva scritto e cantato la canzone per diversi mesi è stato non solo il suo contrappasso ma anche il suo “incubo”, considerato il casino che ha fatto per far “sparire” le tracce della canzone…

Davide Tavernise, assetato di potere, brilla – si fa per dire – per il silenzio assoluto sulla corruzione dilagante in Calabria, rotto solo da qualche parola di circostanza. Il M5s calabrese è ridotto ad essere un partito che ha un capogruppo di trent’anni, Tavernise appunto, che non si vergogna nel dire che Occhiuto è il migliore presidente della Regione di tutti i tempi. Avete capito come siamo messi? Un’ultima annotazione: la canzone “censurata” si chiamava Chinè. Per una migliore comprensione dei fatti: Tavernise chi?