Ciccio Cannizzaro alias “bummino” è riuscito a fare quello che voleva: ha conquistato il Parlamento italiano, visto che – ahinoi – è deputato, si è piazzato anche al Parlamento europeo a Bruxelles con la cugina Giusi Princi, ha messo le mani sul Comune di Reggio Calabria ma gli mancava ancora la Regione Calabria. Qui infatti era riuscito solo in parte a conquistare la Cittadella con il suo fido Cirillo ma il progetto non era ancora compiuto. Oggi più che mai il “boss” Cannizzaro ha bisogno di elettorato a Reggio Calabria per vincere le Comunali e allora quale migliore occasione di inserire 14 persone (tutte di Reggio) nella struttura del presidente del Consiglio della Regione Calabria? Ecco perché ha chiesto ad Occhiuto che la presidenza del Consiglio venisse “concessa” al fido Cirillo. E l’operazione è perfettamente riuscita. Non c’è ancora l’ufficialità perché – come tutti sanno – il preisdente del Consiglio viene votato dai consiglieri in… Consiglio ma l’indicazione pardon l’ordine ma che dico ordine… l’imperativo categorico è stato diffuso a tutte le cameriere e a tutti i cortigiani (maschi, ché se no qualcuna s’incazza!) del regno della Cittadella. Del resto, abbiamo scritto più volte che chi entra nelle strutture speciali sotto la fibbia di Cannizzaro ha il posto fisso: da Lui medesimo alla Catalfamo, dalla Princi alla Caracciolo… e adesso la storia continua con Cirillo.
Occhiuto ha atteso per qualche settimana, non aveva dato risposte perché doveva dare conto anche a Carmine Potestio che l’avrebbe volita per se la presidenza del Consiglio per il tramite del fido Pierluigi Caputo. Ma alla fine ha vinto “l’associazione” più forte tra Cosenza e Reggio Calabria. Il summit delle “famiglie” si è riunito e ha sentenziato “Reggio”. E’ tutta una questione di potere e di scambio elettorale, altro che “cambiamento” e “rivoluzione”. Povera Calabria nostra!









