Sicuramente il sondaggio sul gradimento dei presidente di Regione è sbagliato. Non è assolutamente possibile che il nostro grande presidente Roberto Occhiuto si sia classificato solo al quinto posto. Per gli altri comuni mortali sarebbe un gran risultato, ma per Robertino da Cusenza è un’offesa, un’onta, un affronto. Un sondaggio che vede al primo posto della classifica il presidente del Veneto Luca Zaia col 70%. Poi abbiamo al secondo posto Massimiliano Fedriga col 64%; e al terzo posto Stefano Bonaccini col 62%.
Tutti presidenti del Nord ma leggere pure che Vincenzino De Luca, presidente della Campania abbia scavalcato il nostro presidente piazzandosi al quarto posto col 56% dei consensi, è la riprova ca si sbagliaru. Secondo costoro il nostro amatissimo presidente si piazzerebbe al quinto posto con un consenso di appena il 46%. Cioè nemmeno un calabrese su due darebbe un giudizio positivo. Ma noi, noi calabresi veraci, noi calabresi doc, noi sappiamo che tutto ciò non è possibile, sappiamo che il nostro presidente è il più amato non solo in Italia ma in tutto il globo terracqueo.
Noi non abbiamo un presidente qualsiasi, siamo di fronte al nuovo Signor Bonaventura 2.0. Qui comincia l’avventura del Signor Bonaventura da Cusenza. E’ da due anni e mezzo che il nostro Signor Bonaventura combatte per far rinascere la nostra Calabria e riscattare noi terruncelli. Sicuramente siamo davanti ad una manovra nordista, dei poteri forti, della politica politicante di Roma, dei poteri finanziari e economici mondiali, che vogliono far pagare al nostro Signor Bonaventura la determinazione e la fermezza con cui sta combattendo eroicamente contro l’autonomia differenziata e contro il ponte sullo Stretto. I poteri forti… anzi fortissimi vogliono piegarlo alla ragionevolezza, lui che si batte come un leone, contro la sottomissione, contro l’accettazione di fare della Calabria una terra abbandonata, vilipesa e sempre più povera. Certamente lui partiva sfavorito rispetto a Luca Zaia e a Vincenzino De Luca che lo scavalcano grazie alla pubblicità gratuità di cui beneficiano grazie alle imitazioni di Maurizio Crozza che in maniera arbitraria e ingiusta si è dimenticato finora delle imprese del nostro sgovernatore. In quali imprese memorabili si siano distinti Zaia, Fedriga, Bonaccini e De Luca per scavalcare il nostro Bonaventura alias Robertino da Cusenza, non ce ne sovviene neanche una. Vuoi mettere con le sue iniziative storiche intraprese. Lo stesso Diego Bianchi alias Zoro a Propaganda live ha riconosciuto che “questo è il trofeo più grande, due anni e mezzo di Occhiuto e Amadeus che racconta la Calabria, pochi se lo possono permettere tra i presidenti di regione”. Non ci risulta che Amadeus abbia raccontato il Veneto e la Campania, regioni senza la nostra storia, le nostre bellezze, la nostra classe politica (su questo nda jocamu). La Calabria che ospita il grande Capodanno di Amadeus con 10 milioni di telespettatori, la Calabria che promuove il Palaghiaccio in quel di Milano, la Calabria che spende milioni su milioni in stand faraonici alla Bit di Milano e al Vinitaly di Verona, la Calabria che ha dichiarato guerra ai piromani e agli incendiari con un esercito di droni che volteggia sui cieli di Calabria sotto la guida del nostro Comandante supremo che impartisce ordini dalla Control Room. Un esempio che tutto il mondo ci invidia e che Zelensky sembra voler copiare per ribaltare le sorti della guerra in Ucraina. La Calabria che ha ripulito il nostro mare con una flotta moderna di battelli ecologici mangia plastica e olio.
La Calabria che sta vedendo la rinascita della sanità calabrese e che segnala l’inversione di tendenza con l’arrivo di pazienti da tutta Italia… anzi da tutta Europa… ma che dico, dal mondo intero, per curarsi nei nostri ospedali. Ospedali che sono rinati con l’arrivo di medici, specialisti, luminari che chiedono di venire a lavorare qui da noi. E se poi si registra qualche caso di malasanità vuoi mettere la soddisfazione di ricevere la telefonata personale personalmente del nostro Presidente, nel caso nella veste di commissario che chiede scusa per la disavventura patita. Qui continua la disavventura del Signor Bonaventura che se dovesse telefonare a tutti i calabresi vittime di casi di malasanità occuperebbe mille anni del suo tempo prezioso a non fare nulla. Questa è la Calabria del signor Bonaventura, con lui è cambiata la narrazione della nostra regione in tutta Italia. Eravamo visti come terra di imbroglioni, delinquenti e sfaccendati, e adesso siamo visti come terra parolai con la bava e la schiumazza alla bocca. Adesso siamo visti come la terra dei cachi, dove trovano fortuna i nullafacenti e i parcheggiati di tutt’Italia che non trovano incarichi in altre realtà. Qui continua l’avventura della Calabria Film Commission che dopo la Malesia di Sandokan in salsa nostrana ospiterà le riprese del remake della Principessa Sissi riproducendo i panorami suggestivi delle montagne calabro-austro-ungheresi. Per non parlare del Magna Magna Graecia Film Festival che si prepara ad una edizione con nuovi eccezionali ospiti hollywoodiani. Nonostante questi sforzi immani, nonostante questa nuova frontiera che il nostro Siignor Bonaventura ha saputo tracciare in appena due anni, nonostante tutto ciò, la classifica dei migliori presidenti ce lo piazza al 5° posto, nemmeno in Champions League, e con nemmeno il 50% dei calabresi che gli esprima gratitudine e riconoscimento.
Morale della favola. Vuoi vedere che la gente in fondo in fondo non è poi così minchiona da bersi tutte le sue fanfaluche. Piuttosto sarebbe interessante conoscere questo 46% di fan sfegatati che dopo tutte le minchiate di due anni e mezzo di presidenza continuano ad esprimere consenso verso il nostro non un grandissimo sgovernatore. E vabbè che siamo un popolo di tifosi, ma a tutto c’è un limite. E’ mai possibile che dopo due anni e mezzo ci sia ancora quasi un calabrese su due che crede di avere davanti un grande governatore e non ha capito che siamo in presenza del Signor Bonaventura 2.0 che il milione non lo
prende ma lo dà a destra e manca. Certo il nostro Signor Bonaventura, alias Robertino da Cusenza, alias Cazzaro di Calabria, può dormire sonni tranquilli… con questa opposizione tafazziana, fantasma, imbelle, insignificante, senza palle, che spinge la gran parte dei calabresi ad esprimere il proprio dissenso rifugiandosi nell’astensionismo, potrà governare… anzi sgovernare per altri mille anni. Ma è proprio qui che casca… Occhiuto. Tante voci riferiscono che Robertino, ormai stanco della Calabria, sia pronto per il grande passo. Qui continua l’avventura del Signor Bonaventura, che un bel dì pensò di essere pronto… per fare il ministro. Non più solo povera Calabria ma povera Italia nostra!