Calabria, sanità allo sbando. I medici cubani sono la prova del fallimento totale di Occhiuto

Medici cubani, HASTA LA VICTORIA SIEMPRE.

Il presidente Roberto Occhiuto è particolarmente felice perché nella notte che ha preceduto la manifestazione della sinistra a Catanzaro sono partiti per la Calabria altri 48 medici cubani. Ce ne ha dato notizia, come al solito incurante del pudore, del suo pessimo i(d)aliano e della sua pessima parlata calante (peggio dei cantanti che stonano: dovrebbe usare l’autotune, sic!), attraverso le sue pagine social in cui prova disperatamente – ma senza nessun successo – ad essere empatico: “Altri 48 medici cubani, 48 in un solo colpo, arriveranno stanotte in Calabria. Un caloroso benvenuto a loro, grazie del contributo che daranno agli ospedali. Lavoreranno insieme agli altri 325 medici che già da tempo stanno nelle corsie dei nostri ospedali. Questi 48 medici sono specializzati in anestesia e rianimazione, chirurgia generale, gastroenterologia, ginecologia, cardiologia, ortopedia urologia, medicina interna, eccetera, eccetera”. Poi conclude il video cambiando tono di voce e con voce sensuale sussurra: “IO NON MI ARRENDO”. Come se qualcuno gli avesse detto: “Occhiu’, arrenditi sei circondato” lasciando trasparire tutta la sua coda di paglia per il futuro e non solo: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”. Per la traduzione, Robertino si può rivolgere a… Ciccio Cannizzaro che certamente lo saprà o al massimo alla “fatina turchina” di Messina, poverannua…

Ma torniamo al Robertino pensiero. Il benvenuto ai medici cubani è l’unica cosa su cui siamo d’accordo. Per il resto l’arrivo di questi altri 48 medici cubani è la dimostrazione del fallimento del suo operato di tre anni sia come Presidente di regione e sia come Commissario alla Sanità. Le carenze di personale medico e paramedico riguardano tutte le regioni italiane. E questa è la dimostrazione del fallimento del governo Meloni a livello nazionale ma anche il fallimento di quasi tutti i presidenti delle singole regioni.

I sindacati e le associazioni di categoria affermano che in Calabria c’è una carenza di oltre duemila medici e infermieri. Molti dei concorsi svolti in Calabria sono andati deserti. Pochi sono disponibili a venire a lavorare nella nostra regione. La situazione è così fallimentare e drammatica che la convenzione con i medici cubani che scadeva quest’anno è stata prorogata fino al 2027. L’accordo è stato sottoscritto con la Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos (CSMC), società commerciale controllata dal governo cubano. Per ogni medico cubano la Regione corrisponderà alla CSMC un corrispettivo mensile di 3.500 euro. A questa somma va aggiunto un importo forfettario netto mensile di euro 1.200,00, a copertura delle spese di mantenimento. Con l’ultimo arrivo siamo ormai quasi vicini al raggiungimento del tetto di 497 medici cubani in Calabria.

Facendo un calcolo a spanne, nel caso la convenzione fosse a (pieno) regime, e cioè nell’ipotesi in cui tutti e i 497 medici annunciati da Occhiuto fossero impiegati contestualmente in Calabria… se calcoliamo questo numero il costo mensile sarebbe di oltre 2,3 milioni di euro. In un anno 28 milioni di euro.

Ripetiamo: cosa abbia da essere felice il presidente Occhiuto non lo si capisce bene. Nella sua persona da tre anni e passa sono concentrati tutti i poteri in campo sanitario, adesso il governo l’ha fatto pure Commissario alla realizzazione degli ospedali. Intanto gli ospedali esplodono e non reggono più. La Fadoi, la federazione dei medici internisti ospedalieri, ha denunciato in questi giorni che “l’83% dei posti letto dei reparti di Medicina interna degli ospedali calabresi è attualmente in “overbooking” e quasi il 100% dei nosocomi denuncia carenze croniche di personale. Nelle medicine interne, riporta la survey, si può dire che la sottoutilizzazione dei posti letto rappresenti un fenomeno inesistente: nessuna delle unità operative ha un tasso di utilizzo inferiore al 50% e nessuno tra il 51 e il 70%. Ma mentre il 17% dei reparti occupa tra il 70 e il 100% dei posti letto a disposizione, l’83% conta oltre il 100% dei letti occupati, con pazienti assistiti su una lettiga in corridoio, con un solo separé a garantire la loro privacy”.

La prevenzione è inesistente. La Fadoi sottolinea: “Così un quarto degli assistiti finisce in ospedale quando avrebbe potuto evitarlo. Nei reparti, infatti, il 22% dei ricoveri è dovuto alla scarsa prevenzione”. La riforma della sanità territoriale arranca. Le nuove case e ospedali di comunità sono in alto mare e si corre il rischio di perdere i soldi del Pnrr se i lavori non saranno completati entro giugno 2026. Le tragedie che colpiscono gente comune continuano e si sommano. L’ultimo caso della morte della giovane mamma Martina Piserà, morta all’Ospedale di Vibo Valentia, ha suscitato commozione in tutta la Calabria. Solo la politica e le istituzioni non hanno trovato modo di spendere una parola di vicinanza e di dolore.

Sulla morte di Martina si sta in silenzio e dopo pochi giorni invece si esulta sui medici cubani in arrivo. Medici cubani che per noi calabresi sono come dei fratelli essendo di origine ispanica ma che di certo non sono il toccasana della nostra sanità. Sono un palliativo che non risolve nessuno dei problemi strutturali della sanità calabrese. E infatti ieri pomeriggio forte è stata la presenza della gente alla manifestazione indetta da associazioni, comitati, sindacati. La gente è così stufa di questo andazzo che inizia a denunciare come la politica favorisce la sanità privata e fa cadere le colpe sui medici e sul personale sanitario.

Per concludere, il nuovo contingente cubano è arrivato in Calabria. Speriamo che il viaggio sia andato bene. Anche il viaggio aereo naturalmente è a nostro carico. Anzi la convenzione prevede 2 biglietti aerei andata e ritorno per ogni medico per ogni anno. E infatti per far arrivare il nuovo contingente la regione Calabria ha liquidato oltre 58 mila euro per l’acquisto di 49 biglietti aerei da L’Havana a Roma. Decreto dirigenziale N°. 6123 DEL 28/04/2025 per un ’importo complessivo di € 58.557,00 (IVA esente). Questa volta almeno la regione Calabria si è rivolta ad un’ agenzia di viaggio calabrese.

Il costo del biglietto è di quasi 1.200 euro a passeggero per un volo via Istanbul fino a Roma. In un precedente articolo https://www.iacchite.blog/calabria-tragicomica-buone-vacanze-ai-medici-cubani-il-viaggio-in-aereo-glielo-paghiamo-noi-e-pure-a-tariffa-piena/ avevamo parlato dei biglietti aerei per 40 medici cubani mandanti in vacanza: “È tempo di vacanze per 40 dei medici cubani arrivati in Calabria per sopperire alla mancanza di medici nostrali negli ospedali calabresi. Con il decreto dirigenziale N°. 3510 del 12/03/2025 la Regione Calabria acquista 40 biglietti aerei con partenza da Roma il 18 marzo è il ritorno il 22 aprile. Il costo dei 40 biglietti è di 71.000 euro. Il costo di ogni biglietto aereo in a/r è di euro 1800 a persona”. Allora la regione Calabria si rivolse con trattativa privata alla Neos. Oggi almeno si rivolge ad un’ agenzia calabrese. Almeno qualcosa gliel’abbiamo insegnata… Ma non si capisce perché la regione Calabria non possa fare come le scuole che hanno l’obbligo di invitare almeno tre agenzie per i loro viaggi d’istruzione. E non si capisce bene il perché la Regione Calabria si ricorda di fare i biglietti aerei solo a ridosso della partenza quando i costi aerei aumentano notevolmente.

Parafrasando Jovanotti, al presidente Occhiuto consigliamo di cantare (tanto se canta Jovanotti può cantare anche lui…): “… e non m’arrendo e no che non m’arrendo e non m’arrendo io no che non m’annoio e non m’arrendo no che non m’arrendo e no che non m’annoio”. Potrebbe tentare il debutto al prossimo Capodanno Rai. Comunque diamo il benvenuto ai nuovi medici cubani. HASTA LA VICTORIA SIEMPRE. E una pernacchia sotto il tavolo a Robertino….