Calabria, sanità “immortale”. Il Codacons invoca la rimozione di Belcastro

Codacons: la grande bugia della meritocrazia.
L’associazione invoca la rimozione del Dott Belcastro

di Francesco Di Lieto, Codacons

L’aggettivo più ricorrente per descrivere il Dott. Antonio Belcastro è “immortale”.
Dopo la vicenda dei tamponi forniti nottetempo agli “amici”, trasformando la Protezione Civile in uno spaccio aziendale; dopo il tentativo di mandare in gita i malati di Villa Torano (forse per diffondere meglio il virus), fortunatamente sventato dai Carabinieri; dopo l’incredibile confusione sull’affaire “Domus Aurea”, con il comico tentativo di spostare i pazienti presso reparti inesistenti; dopo il clamoroso buco della Fondazione Campanella ed alla luce dei dati “creativi” sui ricoveri in terapia intensiva che hanno causato restrizioni drammatiche per i calabresi… pensavamo che del Dott. Belcastro si fossero perse le tracce.

In questi anni sembra proprio vi sia stata una sorta di “regia occulta” che, approfittando delle inefficienze della sanità pubblica, abbia voluto avvantaggiare illegittimamente soggetti privati.
Del resto proprio lo scorso maggio non gli era stato rinnovato l’incarico al vertice del Dipartimento Regionale della salute.
Eppure ancora oggi il Dott. “highlander” Belcastro continua indisturbato a gestire l’emergenza in Calabria.
Passano i governi regionali, cambiano i commissari…ma lui rimane ed anche in buona compagnia.

E così eccoci a fare i conti con l’arrogante pochezza di chi doveva pensare a come fronteggiare la “seconda ondata” ed invece dava consigli su come non ingrassare.
Davvero curioso come siano proprio i protagonisti dello sfascio della sanità calabrese a continuare, imperterriti, a dirigerla.
Per il Codacons sotto accusa non è soltanto la stucchevole sicumera con la quale il massimo rappresentante della sanità Calabrese rassicurava su come la regione fosse “pronta per l’emergenza”, ma anche l’aver colpevolmente abbandonato il personale sanitario, lasciandolo a combattere senza alcuna protezione.

In questi anni – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – abbiamo chiesto conto al potente highlander di nomine ed incarichi francamente imbarazzanti… ma il silenzio è stato assordante.
Tra la tutela dei cittadini e quella dei manager con la passione per la politica, il nostro eroe ha sempre scelto questi ultimi.

Oggi, dinnanzi una manifesta incapacità nel gestire l’emergenza che ci porta a subire passivamente gli eventi e subire le restrizioni che hanno prodotto effetti devastanti sull’economia, appare folle continuare a balbettare decisioni per poi autosmentirle nel breve volgere di qualche ora.
La situazione è grave e non è serio lasciarla gestire in questa maniera, specie a chi ha trascorso l’estate a raccontare la favoletta che l’unico rischio era quello di ingrassare.
Auspichiamo che, almeno di fronte al disastro – conclude Di Lieto – Belcastro abbia uno scatto di dignità, e si dimetta immediatamente. Prima che sia troppo tardi.
Altrimenti sarebbe davvero il caso che il Consiglio Regionale ne chieda la rimozione, per manifesta incapacità.