di ControVento – San Marco Argentano
Facciamo chiarezza, un ospedale di Comunità non è un ospedale ‼️
Da pochi giorni il Presidente della Regione Calabria ha reso noto e trasmesso al Governo il suo piano di riforma della sanità. La struttura di San Marco Argentano è destinata ad essere riconvertita in ospedale di Comunità. Solo fumo negli occhi.
– Un ospedale di comunità NON è un Ospedale Civile. Questa “trasformazione” è soltanto un cambio di denominazione ma non di destinazione rispetto alla già esistente e precaria Casa della Salute.
– L’ospedale di Comunità NON fa parte della rete di emergenza-urgenza, in altre parole non tornerà il Pronto Soccorso con il 118.
– L’ospedale di Comunità prevede soltanto 20 posti letto, tutti destinati a pazienti con patologie non necessitanti un ricovero in Ospedale. In pratica si tratta di una casa di cura per persone bisognose di assistenza sanitaria a bassa intensità.
– In termini di offerta sanitaria nulla si aggiunge all’esistente poliambulatorio e nulla cambia rispetto al progetto (mai attuato) di Casa della Salute – anch’esso prevedeva qualche decina di posti letto per post-acuzie.
– Riguardo al finanziamento per la riconversione, nel 2021 il Governo ha stanziato 8 milioni di euro per San Marco che la Regione Calabria, Invitalia ed i Commissari non sono riusciti ad appaltare e che sarà dunque rimpiazzato dal PNRR. Non si può affatto parlare di un “nuovo” finanziamento.
Per il momento Roberto Occhiuto ha presentato solo una bozza da finalizzare entro marzo 2022. Essa ad oggi presenta carenze maggiori: piano attuativo, piano sanitario, allocazione di risorse tecniche, economiche ed umane necessarie per far funzionare le “nuove” strutture. Il piano è “fatto a tavolino”. Si ricalca l’esistente e non si fornisce alcun riscontro in merito al reale fabbisogno sanitario della popolazione.
Le istituzioni comunali di San Marco Argentano non hanno elaborato proposte o avanzato richieste alla Regione. Da molto tempo San Marco non svolge fattivamente il suo ruolo di coordinatore del distretto, non convoca i Sindaci del comprensorio per assumere posizioni condivise sul tema ed accetta tutto ciò che succede in maniera passiva ma sempre entusiasta.
La buona notizia è che siamo ancora in tempo per cambiare la rotta, la brutta è che il Consiglio Comunale non sembra interessato a questi temi, anzi festeggia il dono di Occhiuto.
I cittadini purtroppo non hanno ancora sviluppato strutture civiche organizzate in grado di sedersi al tavolo con le istituzioni e pretendere il rispetto del diritto costituzionale alla salute.
Tutto ha il sapore di un’altra incredibile occasione sprecata, mentre sventola il vessillo della negligenza travestita da attivismo.