Magari non sarà una anomalia tipicamente italiana, eppure i conflitti d’interessi sembrano essere all’ordine del giorno, nei più svariati contesti. E dunque tocca occuparsene. Specie poi per quelli della Regione Calabria, che sono ancora – se possibile – più marchiani e grossolani.
Ci concentriamo, appunto, su un caso calabrese, eclatante quanto facilmente documentabile. Palese. Può il responsabile di un procedimento che emana un bando essere, contemporaneamente, un soggetto concorrente per lo stesso bando? Diremmo di no. E non finisce qui: uno stesso soggetto può affidare un incarico, di fatto, a se stesso?
Ma procediamo con ordine. Il 29 giugno scorso la Regione Calabria ha emanato un bando a sostegno del Sistema bibliotecario calabrese. Gli interventi finalizzati a sostenere il funzionamento delle biblioteche e degli archivi storici prevedono «la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale», nell’ambito del Piano d’azione per la coesione 2014/2020 (http://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?8906).
Giacinto Gaetano – funzionario del Dipartimento 10 Cultura, Istruzione, Beni Culturali della Regione Calabria – risulta responsabile unico del procedimento. Ma non si tratta di un omonimo del Giacinto Gaetano direttore del Sistema bibliotecario lametino, tra i concorrenti per l’aggiudicazione del bando: sono effettivamente la stessa persona, tanto affidatario quanto soggetto concorrente. Un conflitto d’interessi, quello della Regione Calabria e dello stesso Gaetano, che peraltro pare reiterato.
L’associazione Sistema bibliotecario territoriale lametino, infatti, ha ottenuto dall’assessorato regionale alla cultura nel 2018, come già accaduto nel 2017, di organizzare e gestire lo stand della Calabria al XXXI Salone internazionale del libro di Torino (http://portale.regione.calabria.it/website/portalmedia/bandi/2018-04/Manifestazione%20Torino%2020181.pdf).
Anche in quel caso, il delegato della Regione era Giacinto Gaetano, al cui indirizzo istituzionale dovevano pervenire la presentazione di iniziative e l’esposizione del materiale editoriale. Ma, come detto, lo stesso Gaetano non è solo un alto funzionario regionale. È anche direttore del Sistema bibliotecario lametino cui, dunque, per due anni consecutivi è stata assegnata l’organizzazione e la gestione dello stand regionale al Salone del libro. Ha affidato l’incarico a se stesso!
Per sdrammatizzare, potremmo immaginare il solerte funzionario che da Lamezia invia a se stesso mail di candidatura e poi, dal suo account istituzionale, risponde favorevolmente. In realtà si tratta di una vicenda opaca che forse meriterebbe dei chiarimenti. O no?