É da poco terminata una riunione di Consiglio Direttivo Arrical, su tariffe idriche e rifiuti.
Sull’idrico, a precisa domanda se ci fosse qualcuno contrario all’approvazione di un aumento che nel corso dei cinque anni sfiorerà il 30%, ho serenamente alzato la mano, seguito fortunatamente da altri colleghi. A quel punto si é aperta la discussione.
Non condivido che un ente di Governo sia ridotto a mero ragioniere o passacarte. I sindaci si assumono responsabilità quotidiane, pertanto se qualcuno vuole aumentare le tariffe a carico dei cittadini a fronte di un servizio, quello di Sorical, disastroso, se ne deve assumere la responsabilità, non scaricarle sui comuni.
Sui rifiuti é stato annunciato che gli aumenti (postumi) dei costi degli anni scorsi saranno coperti con fondi terzi. Non sappiamo ancora in che quantità, ma é una buona notizia. Necessarie due considerazioni.
La prima: fino a quando non lo abbiamo sollevato con forza, in Cittadella negavano ogni aumento, perché caricandolo ai Comuni avrebbero fatto passare i sindaci, anche quelli che fanno l’80% di differenziata, come responsabili. Il “giochino” era chiaro. Questa buona notizia, dunque, conferma chi diceva la verità (e chi no).
La seconda: se gli aumenti ci sono, evidentemente la gestione Arrical degli ultimi due anni, che doveva diminuire i costi, é stata un fallimento. Chi l’ha gestita? Un commissario. Chi lo ha nominato? Gli stessi che oggi sono venuti a “mettere le pezze”.
Torno contento di un risultato ma amareggiato, perché i sindaci non dovrebbero trovarsi a difendere i propri cittadini da chi vuole ribaltare su di loro ogni inefficienza.
Sulla massima aspirazione di Sorical, cioè farsi finanziare il Piano di Investimenti da oltre 2 miliardi dalle banche, mentre tutta Europa ha usato Fondi Europei e PNRR torneremo presto.