Calabria Verde: Gennarino Magnone e tutte le sue storie

Per le questioni legate a Calabria Verde ci scrive, chiedendo la rettifica ai sensi della legge sulla stampa, il dottore Gennarino Magnone.

“… Premesso che il sottoscritto è stato incaricato, con deliberazione del direttore generale di Calabria Verde n° 76 del 01/05/2015 a seguito di regolare domanda di inserimento nella relativa short list e dopo che gli uffici competenti non avevano dichiarato la disponibilità alla redazione di piani di gestione per:

la redazione del Piano di Gestione dell’azienda speciale di Siano; e fornire adeguata valutazione circa l’opportunità di stipulare convenzioni con l’Università della Calabria nonché supportare le attività di servizio attinenti i Piani di Gestione.

Che la stessa deliberazione è stata impugnata dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali presso il TAR Calabria e che con sentenza depositata il 14/10/2015 il ricorso è stato dichiarato irricevibile ed inammissibile.

Che detta sentenza è stata impugnata presso il Consiglio di Stato e che con ordinanza depositata il 25/02/2016 è stata respinta la domanda cautelare,

Tutto ciò premesso, il sottoscritto dichiara e precisa quanto segue:

  1. Non è indagato nel caso Morelli come autista e conviviale alla cena tenuta a Gambarie d’Aspromonte con il defunto boss della montagna Musolino, anche perché non vi ha mai partecipato (forse si fa confusione con qualche altro attuale dirigente di Calabria Verde).
  2. Non è indagato nel caso Sarlo per falsa testimonianza in quanto la richiesta del pubblico ministero è stata rigettata dal Giudice.
  3. Non è indagato per truffa e per falsa rendicontazione dei fondi comunitari di una sua piccola azienda in quanto non possiede alcuna azienda.
  4. Non è consulente agrario dell’azienda agricola del sig. Paolo Furgiuele e non è nemmeno creditore dello stesso, anche perché non risulta da anni alcuna azienda agricola attiva in capo allo stesso Furgiuele.
  5. Non ha e non ha mai avuto nessun ruolo chiave e di collegamento politico ed inoltre non vi è stato nessun interessamento e/o intervento del consigliere regionale Mauro D’Acri, trattandosi di regolare incarico professionale.

Ritiene infine che la divulgazione di queste notizie sia scaturita a seguito del lavoro che il sottoscritto ha svolto con estrema correttezza e professionalità, in particolare nella redazione di una perizia di stima della quantità di legname giacente a terra nei boschi in agro del Comune di Bocchigliero che ha portato la procura di Castrovillari ad aprire una indagine, a sequestrare l’intera superficie e ad indagare i dirigenti presunti responsabili”.

Gennarino Magnone

Paolo Furgiuele
Paolo Furgiuele

Fin qui il buon Gennarino Magnone, al quale non possiamo non dare qualche altra “legnata” per la sua facciatosta…

Caro Gennarino Magnone,

ci pare opportuno, se pur modestamente, darle alcuni suggerimenti per far sì che vengano fugati alcuni dubbi sulla sua situazione giuridica preesistente.

Non abbiamo motivo di dubitare che tutte le sue situazioni giuridiche di cui abbiamo scritto siano state risolte al meglio, però, se ci permette, le facciamo un piccolo appunto: scriva a Google per far sì che vengano immediatamente rimossi tutti gli articoli (giornali locali e anche nazionali) dove Lei risulta coinvolto a vario titolo in procedimenti giudiziari…

Non volendo entrare nel merito dei suoi rapporti lavorativi con il Furgiuele, ci sembra strano che Lei sappia con sicurezza che Furgiuele non risulta essere o non essere stato un imprenditore agricolo, e ci piacerebbe sapere come mai in Calabria Verde è arrivata una cartella esattoriale nei confronti di Furgiuele per un finanziamento europeo non rendicontato  di una azienda agricola poi fallita ed intestata  allo stesso ‘O Principale (ricevuta in eredità dalla madre) dove il Furgiuele, evidentemente, millanta una sua consulenza.

Per quanto concerne il suo coinvolgimento nella cena conviviale alla presenza anche dell’ingegnere Allevato, dirigente di Calabria Verde cui Lei accenna, sembra chiaro dagli atti che lei probabilmente non si è seduto al tavolo poiché autista del Morelli ed è rimasto fuori ad aspettare la fine della cena stessa…

Invece per quanto concerne la sua presenza e relativo incarico a Calabria Verde, possiamo risponderLe in maniera più esaustiva, perché in possesso di un fascicolo molto dettagliato sul suo conto.

Innanzitutto, Lei è stato inserito in una shortlist per titoli (la discriminante sta nell’essere in possesso di Laurea o meno).

Mauro D'Acri e Palla Palla
Mauro D’Acri e Palla Palla

E’ vero che è stato nominato dal direttore generale Furgiuele ma guardi che molte persone coinvolte in indagini hanno raccontato che Furgiuele vantava rapporti lavorativi regressi con Lei. E soprattutto, caro dottore Magnone, veniva indicato dal Furgiuele come referente politico del consigliere D’Acri. Inoltre, ci creda, l’hanno più volte vista presso la Cittadella al secondo piano e nel vecchio stabile del Dipartimento Agricoltura proprio nella stanza del consigliere D’Acri.

E’ pure vero che è stato rigettato il ricorso dell’Ordine degli Agronomi con la sentenza indicata nella sua lettera, ma Lei fa finta di non sapere che tale sentenza non è entrata nel merito della sua capacità di poter redigere un piano, ma bensì riguardava la bontà delle procedure per la stesura della shortlist…

Tra l’altro Lei ha redatto un Piano di Gestione di Siano ritenuto inaccettabile dall’Ufficio foreste di Calabria Verde per carenza di requisiti sostanziali (detto fra di noi era una ciofeca) e perché riguardava Demanio non Regionale e perciò sembra strano che un’azienda che non ha le risorse per la stesura dei Piani gestionali spenda più di 20 mila euro per farlo ad altri…

Inoltre, è giusto ricordarLe che Lei è stato liquidato tramite il Facente Fesso Errigo provocando un danno erariale a Calabria Verde, poiché il buon Errigo non è titolare di budget.

E’ onesto ricordarLe che il Piano di gestione inviato nonostante tutto dal suo amico Furgiuele alla Regione Calabria per l’approvazione, è stato ritenuto non ammissibile perché Lei risulta privo del requisito fondamentale ovvero essere un Agronomo Forestale iscritto all’Albo (come Lei stesso si presenta mentre invece è solo un Agrotecnico).

Giusto per essere ancora più  precisi, non è vero che ci non ci sono le professionalità all’interno di Calabria Verde, basta che Lei scorra l’Albo pretorio e vedrà che ci sono professionisti incaricati che sono dipendenti dell’Ente.

Poi, una domanda.

Perché Lei ha fatto la stima oculare a Bocchigliero, visto che ha avuto l’incarico solo per redigere il Piano di Gestione di Siano?

Perché si è fatto accompagnare da Vecchio Bond per questa stima pur sapendo di non possedere il titolo essenziale ovvero essere un agronomo?

Vedremo cosa ne pensa la magistratura, visto che il suo conferimento d’incarico risulta uno dei punti d’accusa degli avvisi di garanzia inviati a Furgiuele e ad Allevato.

E ci saluti i pomodori di Belmonte (Magnone è nato proprio a Belmonte!) dei quali presto torneremo ad occuparci.

Gabriele Carchidi