Calabria, zero tamponi. La polizia acquisisce i dati alla Centrale del 118 di Serra Spiga

La Regione Calabria è stata costretta a chiarire la sua posizione rispetto al caso della denuncia dell’operatore del 118 che in un audio dichiarava di aver visto migliaia di tamponi nelle celle frigorifere della Centrale Operativa del 118 dell’Asp di Cosenza, a Serra Spiga. E anche la procura di Cosenza è stata costretta ad aprire un fascicolo sulla base dell’esposto presentato dal deputato del M5s Francesco Sapia. La polizia inviata dalla procura ha ispezionato a Serra Spiga i locali degli ormai leggendari frigoriferi della Regione per acquisire gli elementi necessari all’inchiesta. 

“… In realtà – scrive la Regione -, ad oggi sono circa 1.500 in tutta la Regione  i tamponi in corso di lavorazione, così ripartiti:  500 circa presso il Pugliese, 500 all’ASP di Reggio Calabria e 500 presso la Centrale Operativa del 118 dell’ASP di Cosenza. Tutti i campioni risultano custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della Salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni ad una temperatura di 4°…”.

Ma ci sono comuni che attendono da più di 5 giorni i risultati dei tamponi. Il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi ha affermato che “stanno arrivando i risultati dei tamponi del 6 Maggio di cui dobbiamo aspettare conferma oggi 12 maggio… Servono commenti? No, la cosa si commenta da sola. Ma voglio fare una ipotesi: mettiamo il caso che non si fosse trattato di un concittadino già in quarantena (si tratta di un sospetto caso positivo, ndr), sarebbe stato accettabile avere risultati dei tamponi dopo 6 giorni? No, per nulla… sono certo che saremo in grado di riprendere molte attività, ma non senza un monitoraggio costante del territorio. Si sta scherzando col fuoco“.

E siamo già oltre i 5 giorni, ma non solo, perché potrebbero esserci tamponi ancora più datati per non parlare di quelli che si dovrebbero ancora fare. La prima conseguenza istintiva che viene da fare è semplice: ma a questo punto che valore hanno i risultati di questi tamponi conservati oltre il quinto giorno? E perché si continua sulla linea di non lavorare i tamponi? Perché sia la circolare del Ministero della Salute citata dalla Regione sia le linee guida dell’Iss vanno nella direzione di portare subito i tamponi in laboratorio e non di conservarli. In ogni caso, è preferibile non andare oltre i 5 giorni. Perché poi, per rendere valido il tampone, si dovrebbe trasferirlo nel congelatore a -70 gradi ma siamo proprio all’ipotesi estrema. Per l’Istituto Superiore di Sanità addirittura non si possono superare le 48 ore.

Questo il quadro normativo. 1 – CIRCOLARE MINISTERO DELLA SALUTE

2. LINEE-GUIDA ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA’