Calabria, Zuccatelli (con il Covid) nuovo commissario: esultano i boss della sanità privata

E’ Giuseppe Zuccatelli il nuovo commissario della sanità calabrese: nel curriculum vitae vanta una lunga amicizia con Pierluigi Bersani. Ha 76 anni, è di Cesena e il duo Conte-Speranza lo aveva già nominato a dicembre 2019 come commissario dell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e l’azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini” di Catanzaro, inoltre per un breve periodo è stato anche commissario straordinario dell’Asp di Cosenza. Ha già gestito, quindi, di recente, alcuni tra i più importanti pezzi della sanità regionale. E già ci siamo occupati di lui allorché ha dato il via libera all’apertura di un nuovo Centro radiologico per uno dei boss della sanità privata calabrese ovvero l’usuraio Pierino Citrigno, uomo di Nicola Adamo e di Enza Bruno Bossio (http://www.iacchite.blog/amantea-sanita-privata-il-servo-zuccatelli-regala-a-don-pierino-unaltra-gallina-dalle-uova-doro/). Esultano, dunque, i papponi della sanità mafiosa.

Le sue prime ore da commissario non sono certo da annoverare come le migliori. Rispondendo all’agenzia Ansa che chiedeva alcune dichiarazioni sulla nomina, ha detto: “Guardi, sono risultato positivo e sto finendo la quarantena, ci sentiamo nei prossimi giorni“. Il nuovo manager straordinario chiamato a fronteggiare l’emergenza nell’unica Regione d’Italia che non ha ancora il piano-Covid e per questo motivo si trova in “zona rossa” pur con un numero di casi e ricoverati molto contenuto, non può lavorare perché è positivo al Covid e rimanda tutto ai prossimi giorni. Da Cotticelli a Zuccatelli, al momento non ci sembra un grande salto di qualità a conferma del fatto che il problema non era tanto Cotticelli in sè quanto chi l’aveva scelto e le modalità della scelta.