Calenda piange i punti di Giggino (ma è davanti a Renzi!)

L’EX MINISTRO Carlo Calenda, metà uomo e metà twitter, regala ancora soddisfazioni. È sempre in lotta tra due estremi terribili: i demoni opposti della mitomania e dell’autocommiserazione. Eppure riesce a generare momenti di autentica bellezza sui social network. L’altro giorno ha pubblicato il sondaggio di Agorà-Emg Acqua sul gradimento dei leader politici. E poi si è lamentato con piglio post-adolescenziale:“Uno studia, si laurea, lavora mentre frequenta l’università, cresce 4 figli, accumula esperienza manageriale e governativa… e si ritrova due punti sotto Di Maio nella fiducia degli italiani. Sob”.

Sob! Calenda è in effetti in quartultima posizione a quota 19, mentre il ministro degli Esteri (che in curriculum ha lavori non proprio cool, come lo steward allo stadio San Paolo) lo supera a 21. Chissà se Calenda ci mostra davvero quei numeri per lagnarsi del distacco da Di Maio o per comunicarci subdolamente di aver distanziato Renzi (fermo, tristissimo, a quota 15). Nel dubbio, gli proponiamo altri spunti di riflessione: forse dovrebbe preoccuparsi – più che del grillino – di avere lo stesso gradimento del pregiudicato ultra-ottuagenario Silvio Berlusconi. Oppure, magari, di essere surclassato rispettivamente con 17 e 15 punti di distacco da Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Pure loro non è che abbiano studiato a Oxford. Fonte: Il Fatto Quotidiano