“Camigliatello? Un bazar caotico e una “seccatura”: il tempo è scaduto, avete fallito”

CAMIGLIATELLO? UNA “SECCATURA”
Ci siamo “seccati”. E non è un modo di dire, ma una letterale sensazione che ci prende quando pensiamo a Camigliatello. “Seccati” perché non è possibile quello che sta accadendo anche in questo primo scorcio di stagione estiva; “seccati” perché non ne possiamo più di subire in Consiglio gli atteggiamenti della maggioranza in generale e del sindaco in particolare quando, in tempi non sospetti, solleviamo problemi che puntualmente si verificano non appena la popolazione in Sila aumenta per l’inizio delle vacanze; “seccati” perché, sempre in Consiglio, ci viene assicurato che tutto è sotto controllo e che noi passiamo per i disfattisti animati da rancori personali senza una visione di quanto accade ogni anno ormai da anni.
Infine, siamo “seccati” (ma continuate a farlo) di ricevere lamentele di turisti, visitatori mordi e fuggi, frequentatori più o meno abituali che ci fanno notare la disorganizzazione totale del traffico veicolare, la scarsissima attenzione sulla manutenzione delle zone verdi, sulle strade e sulle cunette completamente abbandonate a se stesse con tutti i rischi che questo comporta. Davvero non ce la facciamo più a sopportare le continue offese che da più parti si riversano su Camigliatello e l’altopiano attraverso tutti i mezzi d’informazione: sono offese che ci feriscono e che sentiamo sulla nostra pelle perché tutti noi abbiamo Camigliatello e l’altopiano nel cuore oltre che nella mente.
Ma il tempo delle polemiche fine a sé stesse e che producono solo ulteriori ritardi e altri danni, è drammaticamente scaduto. Non possiamo più accettare che ad ogni mese di luglio l’acqua pubblica venga erogata a singhiozzo e in maniera assolutamente indegna: una volta è colpa del fatto che piove o nevica troppo, un’altra dell’Arpacal, un’altra degli impianti obsoleti, un’altra ancora del fatto che piove e che nevica troppo poco. Mai, e sottolineiamo MAI, nessuno che racconti la verità e che si assuma le proprie responsabilità e cioè che la colpa è di chi ha una visione troppo limitata e incompleta del ruolo che ricopre e MAI, e ri-sottolineiamo MAI, nessuno che si prenda la briga di trovare una soluzione ai vari problemi che affliggono un territorio che meriterebbe amministratori diversi e migliori.
Tutto è cominciato da un guasto ad un gruppo elettrogeno che, a causa di assenza di fondi, non è stato possibile riparare. E adesso siamo arrivati al punto di vivere in un paradosso. In Sila, dove forse mai come quest’anno è piovuto e nevicato fino a primavera inoltrata, per erogare l’acqua nei centri abitati, si è dovuto ricorrere alla Protezione Civile che ha fornito il prezioso liquido che poi è stato riversato nei nostri serbatoi comunali. Non si tratta di una genialata come vorranno far credere (anche perché altrimenti lo avrebbero detto pubblicamente), ma di una vergognosa e indecente mancanza di programmazione economica e di un assoluto e non più accettabile dilettantismo amministrativo.
Ma Camigliatello ormai è diventato un bazar. Districarsi tra gazebo di varia natura, macchine parcheggiate in maniera selvaggia, marciapiedi inesistenti, cani randagi e mille altre difficoltà sta diventando quasi una disciplina olimpica. Per fortuna che l’attenzione maggiore (se non esclusiva) dell’amministrazione si concentra solo sul corso principale, perché almeno così limitiamo i danni solo su questa strada. Evidentemente nelle altre contrade e sulle altre strade non hanno interessi da coltivare.
Oggi, lo ripetiamo, il tempo è inesorabilmente scaduto. Non si possono sentire più scuse, non si può più tergiversare, non si può più lasciare sullo sfondo ciò che invece merita di essere messo in primo piano con tutte le luci della ribalta accese su di sé. Non si possono più risparmiare idee, non si possono più fare calcoli speculativi, non si possono più rimandare decisioni che si deve finalmente avere il coraggio di prendere.
Si ammetta il proprio fallimento e chi non sa ciò che deve fare, si faccia da parte.
I consiglieri di Insieme un futuro possibile
Aurora Crocco, Gianluca Curcio, Fiorenzo Pantusa, Giovanni Zumpano