Oggi, giovedì 24 gennaio, alle ore 9, presso il Tribunale di Cosenza, inizia il processo per le vicende del canile di Terre Donniche Mendicino (Cosenza), che vede 8 persone indagate per varie accuse.
Per il momento noi di Croce del Sud siamo gli unici ad esserci costituiti parte civile e cercheremo – oltre alle 50 adozioni già fatte li dentro -, di fare ancora del nostro meglio.
Coinvolgeremo sempre tutti come abbiamo fatto il giorno del blitz, per il bene degli animali.
Crediamo nella giustizia e siamo sicuri che i giudici sapranno giudicare.
Dopo un’ispezione nel canile rifugio di Mendicino, Terre Donniche, decisa dal parlamentare 5 stelle Paolo Bernini, ed effettuata unitamente a un gruppo di volontari delle associazioni Croce del Sud, Animal Amnesty, Enpa e IAPL – Italia, è stato chiesto il sequestro della struttura che è apparsa inidonea alle funzioni a cui è demandata.
Nella stessa giornata in cui si è svolta l’ispezione, alcune associazioni hanno provveduto a denunciare il proprietario del canile per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alla disciplina sulla sicurezza sul lavoro e altri reati ambientali su cui, insieme ai carabinieri di Mendicino, indaga la Direzione Provinciale del lavoro di Cosenza e i Carabinieri del NOE di Catanzaro.
Il tutto nasce dalla rilevazione di una serie di anomalie in cui sarebbe incorsa l’attività di controllo e di gestione del settore da parte dei funzionari dell’ASP di Cosenza. In particolare, la disapplicazione di alcuni testi normativi, l’inaccessibilità al pubblico del canile di Mendicino e di altri ricadenti sotto la giurisdizione dell’ASP di Cosenza, ha indotto le associazioni a unire gli sforzi e ad interessare le Autorità amministrative nazionali.
La decisione del deputato Bernini di affrontare la situazione ha messo in evidenza l’assoluto degrado nella gestione del canile e la mancanza di controllo da parte dell’Asp di Cosenza.
Anche su questi aspetti è stata interessata la magistratura inquirente.