MA GLI ALBERGHI PIENI A CROTONE LI PAGA LA RAI O NOI CALABRESI?
E’ mai possibile o porco di un cane, parafrasando De Andrè, che le avventure in questa regione devono finire tutte in grandi minchiate? Non c’è giorno che il Tg 3 Calabria non torni sui preparativi del Capodanno a Crotone con toni a dir poco enfatici. Prima il grande palco con il nostro presidente trasfigurato dall’emozione: “Il più grande palco mai visto”, ha esclamato in “cusendino” arcaico ritenendosi più “figo”.
La verità è che sembra un catafalco mortuario. Oggi la narrazione è che Crotone è piena, sembra di essere a Ferragosto, non si trova un posto libero negli alberghi. I numeri registrati sono da periodo estivo, urla il giornalista. Degli 800 posti nei B&B rimangono poche disponibilità. Gli hotels 4 stelle sono tutti sold out. Bene, verrebbe da dire. Ma è mai possibile che la stampa in questa regione invece di fare analisi serie e approfondite si riduca al ruolo di ultras della curva sud di Roberto Occhiuto?
Se si volesse fare un’analisi economica seria invece di pura propaganda si dovrebbe chiedere a Roberto Occhiuto di tirare fuori le carte della convenzione con la Rai. E’ mai possibile che ad oggi non si sa nulla dei costi e dei soggetti che ne fanno fronte insieme alla Regione Calabria? Negli ultimi due anni il Capodanno è stato ospitato in Umbria. La presidente Taddei ha reso pubblici i costi dell’iniziativa: euro 500.000 all’anno per la Regione Umbria e euro 380 mila per il Comune di Perugia, per il Capodanno dell’anno scorso, e 198 mila euro da parte del Ministero della cultura. Ma non solo, fu resa pubblica anche la convenzione tra la Rai e la Regione Umbria. Una convenzione di 13 pagine in cui si stabiliva l’unchio e il pedunchio. Tra tutte le cose veniva stabilito che a carico della Regione Umbria e del Comune di Perugia c’era oltre la quota grossa di 500 mila euro all’anno, presi dai fondi europei, tutta una serie di altre spese da affrontare. Ad esempio, la Regione Umbria dal 12 dicembre al 5 gennaio doveva fornire locali e allestimento tecnico e logistico per camerini e uffici, compresi riscaldamento, energia elettrica, pulizie e guardiania, ma non solo. Il Comune di Perugia doveva, dal 26 dicembre al 2 gennaio, mettere a disposizione anche due pullman da 30 posti, tre van da nove posti, un pulmino con altri cinque posti e tre berline per i trasferimenti del cast e del personale. Mille invece le giornate di ospitalità alberghiera in hotel quattro e tre stelle. Sempre il Comune doveva farsi carico del pagamento di parte della Siae.
Quindi in pratica a carico della Rai c’era solo il cachet da dare ad Amadeus e ai cantanti. Se ci fosse una stampa libera e con schiena dritta dovrebbe chiedere a Occhiuto quello che la stampa umbra ha chiesto alla sua presidente l’anno scorso. Presidente Occhiuto, renda pubblica la Convenzione con la Rai per il Capodanno in Calabria! Se poi qualche consigliere regionale si ricordasse di fare il proprio mestiere e ne chiedesse copia e la rendesse pubblica sarebbe quasi un miracolo.
Se mancano i dati di fondo tutto l’entusiasmo per il grande successo di presenze a Crotone si potrebbe vedere se è reale o solo aria fritta in perfetto stile… Occhiuto. Nella convenzione della Regione Umbria, a carico del Comune di Perugia vi era anche il pagamento di mille giornate di ospitalità in hotel a 4 e 3 stelle. Allora, Occhiù, dittu ara cusendina, quante giornate gratis prevede la convenzione con la Rai?
Il TG3 Calabria, il suo direttore, il suo inviato capiranno – forse… – che un conto è se il soggiorno delle troupe, dei cantanti è a carico della Rai e un conto è se a carico nostro? O forse serve che gli facciamo un disegnino? Quando si fa il paragone con agosto e si urla che questo Capodanno è come Ferragosto, lo si capisce che si dice una minchiata grande come una casa, sia perché le strutture più grandi, tipo il Casarossa, chiuse erano in inverno e chiuse sono rimaste anche quest’anno, e sia perché non ci risulta che le vacanze estive siano state pagate ai turisti arrivati a Crotone né dalla Regione Calabria né dal Comune di Crotone? Per non farla lunga, Occhù, il soggiorno ad Amadeus e a tutti i cantanti lo pagano loro, lo paga la Rai o lo paghiamo noi calabresi con i soldi che ci arrivano dai fondi europei?
La produttività di un evento la si misura dall’effetto moltiplicatore che ne scaturisce. Io spendo mille e devo riavere un ritorno del doppio o quantomeno un utile significativo. L’evento Capodanno in Calabria non produce nulla in termini economici immediati né in prospettiva. In termini immediati un centinaio di prenotazioni di privati nelle strutture ricettive a loro spese non cambiano nulla, sono insignificanti. In termini di pubblicità state certi che il Capodanno a Crotone, come tutti gli altri Capodanni che l’hanno preceduto, non spostano turisti, il giorno dopo nessuno ne parlerà più. Come Natale con Santo Stefano. Allora sarebbe stato meglio a quel punto fare la politica dell’ HELLICOPTER MONEY, cioè invece di finanziare la Rai dare direttamente quei soldoni alle imprese e ai cittadini. E per stuzzicare la megalomania del nostro presidente, immaginate voi, Roberto Occhiuto su un elicottero che sorvola la Calabria lanciando a pieni mani bigliettoni di cento e cinquanta euro su noi poveri cristi. Un successone… Povera Calabria nostra, in che mani sei finita…









