Capodanno, vi spieghiamo le differenze tra Liguria e Calabria

di Antonella Policastrese

L’evento omologo della kermesse di Capodanno a Crotone è quello che avrà svolgimento a Genova dal 29 al 31 dicembre, denominato “Tricapodanno”, partecipato dalla Regione Liguria e dalla città capoluogo, organizzato dalla rete televisiva Mediaset e curato in loco, per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, da “Agenzia in Liguria” che corrisponde esattamente, nel ruolo, nelle funzioni e nel mandato istituzionale, a “Fondazione Calabria Film Commission”, autentico “deus ex machina” dello spettacolo di Capodanno a Crotone che avrà luogo fra tre giorni.

Mediaset ha scelto Genova per il secondo anno consecutivo quale location dell’evento, così come Rai-Com ha scelto la Calabria su richiesta della Regione sia per l’edizione corrente de “L’anno che verrà” quanto per quella dell’anno prossimo. I bene informati dicono che la città per l’edizione 2024 dello show potrebbe essere Cutro, ma gli scettici arguiscono che quel comune della provincia di Crotone non ha neppure gli occhi per piangere e che, al massimo, potrebbe offrire soltanto la nafta per i generatori di corrente non avendo i “piccioli” di cui dispone Crotone grazie alla grande regalia dell’Eni.

Si tratta di un gruzzolo del quale nel capoluogo pitagorico si sta facendo “tutto il maiale a frittole” in spettacoli ed eventi di ogni misura e grandezza. Esso è stato evidentemente fiutato come invitante selvaggina da Germaneto, laddove il mandato politico amministrativo di governare al meglio la Calabria è vissuto come hobby e il ruolo di promoters come mestiere.

Ciò spiegherebbe perché è stata scelta Crotone come piazza per il Capodanno Rai, l’unica città in Calabria che può sopportare un concorso di spesa, diretta e indiretta, che  facilmente toccherà la soglia del mezzo milione di euro. Ma probabilmente il costo reale della kermesse non sarà mai rivelato pubblicamente.

A Genova, invece, all’indomani del “Tricapodanno” di Mediaset edizione 2022, sia la procura del Tribunale quanto la Corte dei conti avevano voluto vederci chiaro. Questa fu la risposta della Regione Liguria: poco meno di 220mila euro le spese sostenute da Agenzia in Liguria, e circa 8mila euro spesi dalla Regione per adibire gli uffici a camerini e per la conferenza stampa.

Entrando nel dettaglio, il governatorato ligure, retto da Giovanni Toti, ha fornito questi elementi: “l’acquisizione di un servizio di diretta streaming e service audio e video – ha detto in occasione della conferenza stampa di presentazione del 30 dicembre, ha previsto acquisizioni per un totale di 1.464 euro”. Per quanto riguarda l’evento del 31 dicembre 2022 in Piazza De Ferrari l’Agenzia in Liguria ha sostenuto le spese di organizzazione e messa in opera dell’evento (148.000 euro), spese di accomodation operativi, troupe e artisti (65.000), fornitura schermo zona Porto Antico (5.000). Tutto qui.

Per fare un raffronto tra i due bracci operativi, incaricati per lo svolgimento delle operazioni Capodanno, rispettivamente della Regione Liguria, “Agenzia in Liguria” e della Regione Calabria, “Calabria Film Commission” si pensi che a quest’ultima è stata corrisposta nello
scorso mese di novembre la somma di 600 mila euro da parte del governatorato calabrese. Non è specificato se parte o tutto di quei soldi dovevano servire per il Capodanno Rai a Crotone, ma ciò appare improbabile quantunque avrebbe fatto comodo e sarebbe stato legittimo utilizzarli come anticipo per le spese vive in loco ed a piè di lista per il rimborso, ma da parte di chi: della Rai, della Regione o del Comune?

Dunque si possono fare solo delle ipotesi, almeno sino a quando è l’opinione pubblica a chiedere conto di come vengono spesi i soldi della collettività. Di quattrini spesi non si parlerà nel corso della conferenza stampa con Amadeus e il Presidente della Regione fissata per giorno 30 mattina, questo è poco ma sicuro, ma quand’anche così fosse, oramai “L’anno che verrà” è lanciato verso l’apice e la conclusione, i varchi per l’accesso al pubblico nel luogo dello spettacolo saranno aperti alle ore 18 del 31 dicembre… chi vorrà potrà recarsi a prendere posto, magari portandosi il cenone da casa, consumandolo sul “prato” anziché a casa, in famiglia, come si è sempre fatto, dalla notte dei tempi… Ma vuoi mettere il rischio di perderti big della canzone e dello spettacolo del calibro dei Ricchi e Poveri, dei Cugini di Campagna o di Cristiano Malgioglio prima che vadano definitivamente in pensione? Oppure di lasciarti sfuggire gli emuli del Maestro Canello (il celeberrimo e astuto musicista del tragico Capodanno del ragionier Fantozzi) ovvero i The Kolors, che al momento sembrano possedere il dono dell’ubiquità visto che vengono pubblicizzati a Crotone, a Napoli e pure a Genova…

E se facesse freddo, se piovesse proprio il 31 dicembre dopo un lunghissimo caldo autunno? Poco importa, a Crotone si dice “o lino o culo caldo” e dove c’è gusto non c’è perdenza; quindi vale la pena aspettare lo show all’aperto desinando sul prato… sempre che un prato ci fosse da quelle parti, magari ci fosse rimasta l’aiuola della defunta “rotonda” di Piazza Pitagora… Povera Calabria nostra.