Cara Giorgia, ma Qui, Quo e Qua sono venuti fuori da un uovo oppure no?

Se proprio dobbiamo dirla tutta e interrogarci su quali esempi e valori trasmettere ai bambini, anime innocenti esposte a tutte le storture di questa malata società, allora spieghiamo una volta per tutti chi sono e che fine hanno fatto, ad esempio, i genitori di Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey, e Louie). Una domanda che mi porto dietro dall’infanzia. Sono venuti fuori da un uovo, oppure no? E soprattutto chi l’ha covato, sempre se è stato covato. Perché i tre nipotini di Paperino sembrano “usciti dal nulla”. Il fatto che nessuno abbia mai spiegato l’origine della loro venuta al mondo, ha introiettato in me la malsana idea che si possa concepire la vita, non solo attraverso l’accoppiamento fisico di un individuo maschio con un individuo femmina, ma in tanti altri modi. Addirittura, dicono, si può fare a meno del contatto fisico tra i due individui. E questo mi ha profondamente segnato: porto ancora oggi le ferite di questo irrisolto conflitto interiore. Quando vedo un bambino mi chiedo sempre: chissà com’è nato!

Ho provato ad indagare sulle origini dei tre paperotti, ma al di fuori della lettera scritta nel lontano 17 ottobre del 1937 da Della Duck (chi dice la sorella gemella di Paperino, chi la cugina, non si capisce), presunta mamma dei tre paperotti che accompagna l’entrata in “scena” e nella vita di Paperino delle tre pesti, e che non ha mai convinto nessuno, non esiste altro. Il tutto fa pensare ad un segreto programma della Cia, che ha creato i tre paperotti chissà come, per mere esigenze di copione della saga dei paperi, facendo sparire il “file classificato” relativo alla creazione, evidentemente, in laboratorio di Qui Quo Qua. La solita storia di gente che si crede Dio. Un messaggio devastante per i bimbi.

La creazione di Qui, Quo, Qua, in un asettico laboratorio di genetica dove si praticano aberranti esperimenti contro natura, trova conferma nell’evidente scusa utilizzata da Della Duck nella sua lettera inviata a Paperino dove annuncia l’arrivo dei pargoli:“Caro Donald ti sto inviando i tuoi angelici nipoti Louie, Huey e Dewey, per stare con te, mentre il loro padre è in ospedale. Un petardo gigante è esploso sotto la sua sedia. I teneri fanciulli sono molto giocosi. Spero saprai apprezzarli”. Diciamolo senza paura: una “scusa” che più banale non si può, è chiaro che qualcosa non torna… e questo è deviante, come lo fu per me, per i bambini che seguono l’amato fumetto. Abbiamo il dovere di non lasciar spazio alla fantasia fuorviante di chi vorrebbe insegnare ai bambini che un altro amore, un’altra famiglia, da quella che noi difendiamo, è possibile. E questo è inaccettabile, come il silenzio di Fratelli d’Italia che predica bene, la salvaguardia della famiglia tradizionale, e poi razzola male, permettendo tutto ciò.

Il problema cara Giorgia, come puoi vedere, non è solo Peppa Pig… non facciamo come sempre che se l’argomento tocca gli americani (Walt Disney) fai finta di non vedere, per tutti gli altri vale (la giusta) censura.

GdD