C’è un altro capitolo nella delicata vicenda giudiziaria relativa alla famiglia (i)Greco all’indomani degli arresti di Saverio e Filomena decisi dal Tribunale di Castrovillari con le accuse di corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e abusivismo edilizio.
Sulla pagina Fb de “Le Lampare” è apparsa una comunicazione del gruppo iGreco inviata alla Regione Calabria e al Comune di Cariati nella quale si informano i destinatari che rinuncia al nulla osta ed all’autorizzazione per realizzare un nuovo ospedale privato a Cariati.
“In data 25 marzo – si legge nella comunicazione – è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare del Gip presso il Tribunale di Castrovillari afferente una ipotesi di reato in relazione alle autorizzazioni e al nulla osta. Ben consapevole della liceità, correttezza, massima trasparenza di tutti gli atti che consentivano detto trasferimento di “posti letto” nella città di Cariati (che avrebbe apportato indubbi benefici al territorio, sino ad oggi carente di offerta di “Sanità”), la circostanza delle misure cautelari adottate fa sì che la società che rappresento non possa ulteriormente proseguire in questa intrapresa. Tengo a precisare che tale spostamento avrebbe apportato alla medesima società solo ulteriori costi, senza averne benefici. Basti pensare che sarebbero stati trasferiti i medesimi accreditamenti, nel numero di 70 posti letto, che la società ha già in capo in strutture operanti nel territorio cosentino e che funzionano a pieno regime. A Cariati la società avrebbe sopportato nuovi e cospicui costi di adeguamento di una struttura, senza incremento di budget”.
“Sono certo – aggiunge la comunicazione del gruppo iGreco – che la vicenda giudiziaria cui ho fatto cenno si concluderà bene per gli indagati e sono altrettanto certo e fermo nella risoluzione di non voler più proseguire nella detta autorizzazione alla realizzazione di struttura sanitaria nel comune di Cariati. Tale volontà è irrevocabile, chiedo agli enti in indirizzo di prenderne contestualmente atto per le iniziative di rispettiva competenza”.
Davanti a quanto abbiamo visto e letto con i nostri occhi, c’è da rimanere quantomeno interdetti. In primis, è davvero singolare che questa comunicazione sia scritta e firmata da un amministratore unico – Saverio Greco -, che si trova tuttora ristretto agli arresti domiciliari. Ma non solo. Molti cariatesi, indignati, hanno interpretato questa Pec come una sorta di “minaccia tattica”, della serie: non vi meritate niente! Come se iGreco facessero quello che fanno non per guadagnare e lucrare ma… per il bene della città e dei cariatesi. Circostanze assurde e che iGreco hanno persino il coraggio di mettere nero su bianco. Forse sperando che la città scenda in piazza per urlare che Filomena e Saverio debbano essere “liberati” perché sono dei benefattori!
Ma non solo. Leggere questa comunicazione fa riflettere e non poco anche sui veri e propri giochi di prestigio che vengono fatti con questi benedetti “posti letto”. E’ abbastanza agevole rilevare che i posti letto sbandierati a Cariati erano gli stessi anche per Rende e comunque non si sono mai mossi da Cosenza.
Infatti, il 31 dicembre 2017 i posti di Cosenza vengono annunciati a Cariati, con tanto di abbuffata e presentazione-show nel teatro comunale.
Ma il 31 dicembre 2018 quegli stessi “posti letto”, con tanto di delibera comunale, vengono previsti a Rende, dove l’amministrazione Manna ha dato il via libera al loro progetto. Che questi “posti letto” siano diventati come le vacche di Fanfani? Ai posteri l’ardua sentenza.