Cariati. Il litorale che scompare tra propaganda e incuria

CARIATI, IL LITORALE CHE SCOMPARE TRA PROPAGANDA E INCURIA – Lampare: è urgente intervenire contro l’erosione della costa e i cedimenti – . Questa è la costa jonica cariatese. Foto di oggi, in uno scorcio di fine anno dal sapore ancora estivo. (foto 1) Il pericolo idrogeologico continua ad aggravarsi nel nostro territorio, lo dimostrano i sopralluoghi e le immagini raccolte.

Il mare, da anni, ha divorato tratti interi di litorale, cancellato lidi balneari e minacciato abitazioni. Scavando e innalzando “muri” di sabbia, ha invaso gli alvei dei torrenti. Con l’inverno alle porte, il rischio è che le acque piovane non trovino sbocco naturale e provochino danni irreparabili. (foto 2)

Il Comune di Cariati, negli anni, ha annunciato studi, commissionato progetti, promesso opere di salvaguardia. Gli interventi, laddove sono stati fatti, si sono rivelati inefficaci, incapaci di fermare l’arretramento della linea di riva. Persino l’ultimo “intervento integrato per il completamento delle opere di difesa costiera e ricostruzione del litorale (Capo Trionto – foce del fiume Nicà)” – progettato dall’amministrazione regionale Oliverio – relativo al “PSC (Piano Sviluppo e Coesione FSC) 2014/2020 – APQ difesa del suolo ed erosione delle coste”, si è rivelato inutile. La popolazione non ha nemmeno capito come, quando, e se si sia realmente intervenuti, men che meno se ci sia, nella testa di chi amministra, una soluzione o anche solo il pensiero. (foto 3)

Purtroppo, chi negli anni si è “occupato” di questa questione, come di altre ugualmente importanti, oggi – per convenienza o chissà perché – sceglie il silenzio, fa finta di non vedere. Chi, in questa comunità, dice di fare informazione o giornalismo, da tempo funge da “voce del padrone” facendo da megafono ai governati.

“Vide ‘o mare quant’è bello, spira tanto sentimento, come tu a chi tiene mente, ca scetato ‘o faje sunnà”.

Grazie alla memoria che conserva internet, sarebbe facile trovare e fare – ammesso che ci sia l’esercizio necessario – la lista delle persone che oggi preferisce un’altra narrazione, un’altra recita.

Nel frattempo, mentre la realtà ci presenta un quadro emergenziale, l’amministrazione comunale continua a non spiegare cosa si farà per contrastare l’erosione.

Sicurezza, turismo e ambiente sono diventate parole vuote, perché niente di tutto questo viene realmente tutelato. Altro che Piani spiaggia, bandiere e cartoline patinate, qui si perde economia e si consuma territorio.

Occorrono azioni concrete e immediate, non servono propaganda e passerelle. Occorre un piano d’intervento mirato, capace di correggere gli errori che hanno alterato gli equilibri naturali. Il litorale potrebbe essere compromesso, e con esso lo saranno anche la salute del territorio e della comunità.

Le recenti adesioni dei componenti della maggioranza e degli amministratori comunali – inclusa presidenza dell’assise – al partito del neo rieletto presidente della Regione, ci lasciano sperare che le marchette delle ultime regionali possano, almeno, tornare utili alla nostra comunità. Ci auguriamo che la cosiddetta filiera istituzionale dell’extra destra che governa Nazione, Regione e Comune sia in grado di portare beneficio a questa “Striscia di Calabria”.

Chiudiamo con l’amarezza e la delusione per il silenzio degli incendiari di ieri, diventati oggi pompieri porta mantello dei presunti nuovi regnanti, in realtà già usati e consumati. Purtroppo anche questa è Cariati, ma noi speriamo sempre che sia solo una piccola parte.

Gruppo Consiliare LAMPARE – Comune di Cariati