Casali del Manco, ai piedi della Sila l’acqua non c’è oppure non è potabile
Egregio Direttore,
ancora una volta ricorriamo alla sua testata giornalistica per descrivere la paradossale sciatteria degli amministratori di Casali del Manco nel gestire questo paese.
Qualche giorno fa, i casalini, evidentemente più attenti dei loro amministratori, si sono resti conto che sulla pagina social del Comune, era stata pubblicata un’ordinanza CONTINGIBILE ed URGENTE, con la qualche, con 11 giorni di ritardo, i cittadini venivano informati circa la non potabilità dell’acqua in molte località di Casali del Manco.
Dopo le prime rimostranze il sindaco in persona, dichiarava sempre sui social (alla faccia dell’ufficialità) che la data riportata in ordinanza era sbagliata.
A prescindere dal “refuso”, così lo definisce la prima cittadina, i casalini hanno però bisogno di capire come mai, negli ultimi anni, da quando cioè il comune è amministrato da questo manipolo d’ incompetenti, i periodi d’insalubrità dell’acqua, QUANDO QUESTA C’È, sono così frequenti e lunghi, anche 15 giorni di seguito.
È possibile capire cosa sta succedendo?
Si può capire come mai l’acqua per lunghi periodi non può essere utilizzata per scopi potabili e consumo umano?
Molti cittadini inoltre chiedono giustamente una riduzione dei costi in bolletta visto che l’acqua o non c’è oppure non è potabile.
Gli amministratori sono solerti nell’informare la cittadinanza dei vari eventi culturali, teatrali e musicali in programma ma, allo stesso modo dovrebbero dare spiegazioni in ordine ai disagi e ai disservizi procurati alla popolazione per manifesta incapacità di gestione delle risorse e dei relativi rischi sulla salute anche in merito all’uso di quella stessa acqua inquinata nelle scuole frequentate dai piccoli casalini, ignari del fatto che, un sorso d’acqua bevuto a scuola, potrebbe loro procurare disastrosi problemi di salute.
La sindaca, in merito ai distributori installati nei plessi scolasti dice che sono dotati di “sofisticati sistemi di filtraggio” ma se così è, per tranquillizzare i genitori che nutrono seri dubbi in merito, si analizzino le acque dei distributori visto che molti addetti ai lavori sostengono che seppur filtrata l’acqua, se non potabile, non viene depurata anche dai batteri presenti, con gravi possibili rischi per chi la consuma.
In attesa di spiegazioni, i casalini corrono ai ripari e, nonostante il paese si trovi ai piedi della Sila, zona ricca di sorgenti cristalline, comprano faldoni d’acqua, che non solo con il loro involucro inquinano l’ambiente (gli amministratori si dicono sensibili al tema della tutela dell’ambiente, ma poi provocando questi disagi e rischi per la salute cittadina, non fanno altro che incrementare il consumo e quindi la presenza di plastica sul territorio) ma hanno anche un costo elevato aggiuntivo per le famiglie casaline, che però non hanno alternative quindi oltre al danno, la beffa, come sempre da un paio d’anni a questa parte a Casali del Manco.