Caso Inps. Breve storia (triste) di Pasquale uno e… Tridico a spese degli italiani

Oggi torniamo ad occuparci del “caso Inps” o meglio dello “scandalo Inps”, che prende le mosse dalla clamorosa vicenda della falsa dirigente Alessandra Infante smascherata a Crotone dopo 12 anni (ma solo perché il reato è andato in… prescrizione) e che era “coperta” dai pezzi da novanta che si sono succeduti alla presidenza dell’ente, tra i quali anche il “tenero” Pasquale Tridico. Che in teoria dovrebbe far parte di un Movimento (M5s) che difende i cittadini ma in pratica si è sempre fatto i… cazzi suoi (scusate il francesismo).

CASO INPS. LE COPERTIRE DI BOERI E TRIDICO (https://www.iacchite.blog/caso-inps-la-vicenda-della-falsa-dirigente-di-crotone-porta-alla-luce-nuove-vicende-e-nuove-coperture-il-ruolo-di-boeri-e-tridico/)

CASO IMPS. LE LOGICHE DI SCAMBIO DEL TENERO TRIDICO (https://www.iacchite.blog/caso-inps-le-logiche-di-scambio-del-tenero-tridico-la-falsa-dirigente-di-crotone-e-i-dirigenti-abusivi-in-tutta-italia/)

TERZA PUNTATA

Tito Boeri, a differenza di Pasquale Tridico, anche se tardivamente e non direttamente, ha comunque riportato un po’ di giustizia alla funzionaria crotonese Marisa Arcuri, citando il suo caso nel libro scritto con Sergio Rizzo, dimenticando però le umiliazioni, i danni alla salute psicofisica, le spese per difendersi e quelli causati dall’ingiusto demansionamento con perdita economica e conseguente mancato versamento dei contributi.

Alla falsa dirigente Alessandra Infante, nonostante le circostanziate segnalazioni fatte sia a Boeri che a Tridico, continuavano ad essere indebitamente corrisposti stipendi (1 milione 700 mila euro) e versati i corrispondenti contributi ancora non cancellati dalla banca dati e che potrebbero comportare il riconoscimento di una sostanziosa prestazione pensionistica “a tempo debito e dimenticato”. Abbiamo anche visto che altre segnalazioni di falsi e abusivi dirigenti sono state effettuate a Boeri e Tridico, che hanno fatto finta di niente. Sembra paradossale ma tutto è possibile nel nostro Belpaese se nessuno interviene.

Per capire l’entità del problema e il conseguente danno erariale basta cercare su google “DirPubblica elenco dirigenti Inps”. L’elenco, che risale al 2017, dalle pagine 1/24 contiene le generalità dei dirigenti, comprese le false e abusive di cui abbiamo parlato, e dalle pagine 25/48 l’indicazione del corrispondente atto di nomina a dirigente che, in base al Dpr 487/1994 in vigore fino a novembre 2022, doveva obbligatoriamente indicare sia la Gazzetta Ufficiale di pubblicazione che la data di nomina. Se non sono indicate, qualche problema ci dev’essere. Il fenomeno, chiaramente non limitato all’Inps, è mastodontico perché interessa tutta la pubblica amministrazione e causa un enorme danno erariale ma a nessuno è venuto in mente di porvi rimedio. Convenienza politica o incapacità manageriale?

Ma anche situazioni pirandelliane come nel caso riportato da Etruria News a dicembre 2020. L’Inps di Tridico secreta i contributi figurativi a carico dell’Inps versati ai consiglieri della Regione Lazio e allo stesso governatore Zingaretti. Perché, nonostante una richiesta di accesso civico presentata da un consigliere di minoranza ai sensi del decreto 33 del 2013 e indirizzata a Pasquale Tridico, lo stesso non ha inteso rispondere? Cosa vuole nascondere?”.

Per alcuni sarebbe intervenuto il fratello Vincenzo, già consigliere comunale e segretario dei Democratici di Sinistra e proposto dal Pd quale sindaco di Orbassano. Per altri nei corridoi della direzione generale dell’Inps di Roma, sarebbe stato personalmente interessato alla vicenda e alla mancata divulgazione dei dati relativi ai contributi. Il motivo è molto semplice. Tridico, nella sua qualità di professore ordinario di Politica economica presso l’Università Roma Tre, ha più volte dichiarato che dal 14 marzo 2019 e fino al 23 maggio 2023 è stato posto in aspettativa senza assegni e senza contribuzione a seguito della nomina a presidente Inps, nel rispetto del Dpr 11-7-1980 n. 382 (Aspettativa obbligatoria per situazioni di incompatibilità). Nonostante tale divieto risulterebbe, invece, che l’Università Roma Tre avrebbe continuato erroneamente a versare i contributi e la retribuzione. Di sicuro c’è che Pasquale Tridico in primis è stato nominato presidente dell’Inps in quota M5s con il beneplacito del Pd e della Cgil, dal 14 marzo 2019 con uno stipendio iniziale di 65.000 euro annui circa. In secundis che con un decreto del 7 agosto 2020 a firma dei ministri del governo Conte (che ha sempre dichiarato di non saperne nulla), Nunzia Catalfo (M5s) e Roberto Gualtieri (Pd) ha ottenuto, con effetto retroattivo, una retribuzione pari a 150.000 euro annui fino al 23 maggio 2023, fine mandato.

In terzis, qualora avesse continuato a ricevere indebitamente anche lo stipendio di professore universitario, nonostante il periodo di aspettativa obbligatoria, potremmo assegnare ironicamente a Tridico il nomignolo di Pasquale… Triplico. O in maniera più blasfema Uno e… tridico o Tridico uno e trino. E se il caso in questione dovesse coinvolgere anche il professore Tito Boeri nella sua qualità di docente presso l’Università Bocconi di Milano nel periodo in cui è stato presidente Inps? Allora sì che per la funzionaria crotonese e per chi è stato penalizzato dalle abusive dirigenti aquilane, oltre il danno ci sarebbe anche la beffa.

“L’Italia è un Paese morto. Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita. Un Paese così non può funzionare” (Piero Angela)

In questa squallida vicenda è accaduto addirittura il contrario. Punito chi ha denunciato, promosso e premiato chi ha truffato e fatto finta di non sapere.