Cassano, interdittiva antimafia alla ditta Coframo: quando la toppa è peggio del buco

Con riferimento agli articoli di stampa pubblicati negli ultimi giorni e relativi all’interdittiva antimafia che ha interessato una ditta esecutrice di lavori per il Comune di Cassano All’Ionio, i Responsabili dell’Area Lavori Pubblici, Ing. Luigi Serra Cassano e dell’Area Affari Generali, Dott. Monica Fazzitta, comunicano e precisano quanto segue.

In primis, la Ditta aggiudicataria, la Coframo con sede a Roma (come si evince dagli atti accessibili pubblicamente sull’albo pretorio e sull’amministrazione trasparente del Sito del Comune), stava eseguendo i “LAVORI DI REALIZZAZIONE RACCOLTA ACQUE BIANCHE A LAUROPOLI”, a seguito di regolare gara d’appalto, espletata sulla piattaforma gare, in uso al Comune di Cassano All’Ionio.

Il Rup della gara, Geom. Francesco Praino, ha demandato all’Ufficio Gare, l’espletamento della procedura di gara, giusta determinazione dell’Ufficio, mediante procedura aperta ai sensi degli artt. 3 comma 1 lett. sss) e 60 del Dlgs. n. 50/2016 da aggiudicarsi con il criterio del minor prezzo, per come previsto dall’art. 36, comma 9 bis, Dlgs n. 50/201 (in quanto l’oggetto dell’appalto non rientra tra quelli elencati al comma 3 art. 95 del Dlgs n. 50/2016), nonostante l’art. 36, comma 2, lett. B, consentisse, dato il valore dell’appalto, anche l’espletamento di una procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara, con invito a n. 5 operatori economici e ciò per favorire la massima partecipazione alla gara.

Pertanto, nessun affidamento diretto è stato effettuato relativamente ai predetti lavori.

La gara, oggetto di pubblicità legale sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 23.06.2023, n. 71, 5 Serie Speciale e sui quotidiani Il Giornale e LaVerità, entrambi del 28.06.2023, è stata, quindi, pubblicata sulla piattaforma gare in data 26.06.2023; i termini di presentazione delle offerte scadevano in data 08.07.2023.

Alla predetta scadenza, hanno regolarmente partecipato alla procedura di gara n. 33 ditte.

Successivamente, è stato nominato il Seggio di gara, il quale ha espletato le operazioni di gara procedendo, dapprima, all’apertura della busta economica, stante la previsione dell’inversione procedimentale ex art. 1, comma 3, Dlgs. 32/2019 conv. con L. n. 55/2019 e, quindi, si è proceduto al calcolo della soglia di anomalia effettuata dalla piattaforma telematica; è stata, infine, verificata la documentazione/busta amministrativa, dei primi 2 operatori economici e di altre 3 ditte, sorteggiate tramite generatore di lista on line.

All’esito della predetta procedura, è risultata aggiudicataria la Ditta in questione, la quale ha offerto un ribasso sull’importo a base di gara del 32,728%, per un importo complessivo di Euro 545.023,80.

Terminate le operazioni di gara, si è proceduto ad effettuare tutte le verifiche di legge sull’operatore economico, compresa la richiesta di informativa antimafia presso la B.D.N.A., in data 18.08.2023.

Sono stati, infine, affidati i lavori, con determinazione dell’Area Lavori Pubblici.

L’inizio effettivo dei lavori è avvenuto in data 23.10.2023.

Solo in data 30.11.2023, nella Banca Dati Nazionale Antimafia è stato iscritto il provvedimento interdittivo, senza, peraltro essere stato comunicato, ancora oggi, al Comune di Cassano All’Ionio.

In data 05.12.2023, il titolare della Ditta aggiudicatrice dei lavori, informava verbalmente il Rup ed il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici dell’avvenuta interdittiva antimafia ed in pari data veniva comunicata la revoca dell’aggiudicazione dei lavori, formalizzata tempestivamente, con apposita determinazione.

I citati atti sono stati inviati sia alla ditta esecutrice dei lavori che alle Prefetture di Roma e di Cosenza.

Si precisa che per i predetti lavori non sono stati utilizzati fondi PNNR, ma fondi di bilancio comunale.

Il sindaco Giovanni Papasso ha solo ed esclusivamente partecipato alla consegna dei lavori, come è di consueto fare, mentre, come per legge, la gestione dell’appalto dei lavori di cui trattasi, è di esclusiva competenza degli uffici comunali.

Dalla Residenza Municipale di Cassano all’Ionio
13 Dicembre 2023
Il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici – Ing. Luigi Serra Cassano
La Responsabile dell’Area Affari Generali – Dott. Monica Fazzitta

QUANDO LA TOPPA È PEGGIO DEL BUCO

In seguito alla nostra recente pubblicazione, puntuale è arrivata la difesa d’ufficio degli Amministratori Comunali da parte del Ing. Serra visto l’importante ruolo di responsabile dei lavori pubblici che ricopre.

Premesso che nelle nostre dichiarazioni, mai nessuno ha posto rilievi sulla procedura di gara o sulla sua legittimità.

Noi abbiamo espresso delle considerazioni sulle responsabilità politiche di quanto avviene, ed è inutile continuare a girarsi dall’altra parte e far finta di non capire… E’ come se all’interrogativo “Da dove vieni?”, l’interlocutore rispondesse “Porto zucchine”.

Nelle precisazioni che il responsabile del settore ci fornisce, dopo un breve compendio sulle procedure di gara degli appalti pubblici – di cui d’altronde lui ormai è un esperto fra procedure negoziate ed altro – l’Ingegnere comunica due informazioni che, nel contesto del tutto superflue delle sue dichiarazioni, tuttavia rivestono una certa importanza.

Innanzitutto, gli uffici ci richiamano su un nostro errore: effettivamente i lavori affidati all’impresa interdetta, non sono stati finanziati con le risorse del Pnnr (quindi con un debito che ricade su tutti gli italiani), ma bensì con risorse comunali (debito che ricade esclusivamente sui cassanesi); più precisamente con un bel mutuo che è stato contratto con la Cassa Depositi e Prestiti.

Ci scusiamo per questa nostra piccola imprecisione, dettata probabilmente anche dalla confusione delle notizie che ci pervengono dalle fonti comunali e soprattutto anche dalla scarsissima partecipazione e condivisione dei progetti Pnnr, decisi nel chiuso delle stanze rispolverando vecchie idee di chi oggi ricopre incarichi dirigenziali.

Ormai stanno ridisegnando strutturalmente il paese a proprio piacimento, e spesso in opere del tutto inutili che non porteranno alcuna ricaduta sul territorio.

“Fare e disfare, è tutto un lavorare!” è il motto adottato da chi ci amministra.

Dalle dichiarazioni degli uffici è emerso inoltre che il Sindaco Papasso partecipa semplicemente agli affidamenti dei lavori: ci siamo sempre chiesti, vedendo le foto delle consegne dei lavori che lo immortalano firmare documenti, cosa effettivamente firmasse.

Oggi gli uffici ci dichiarano che in sostanza quell’atto della firma è solo un “bluff”, in quanto come previsto dalla legge, i lavori vengono affidati dagli uffici (RUP) ed gli Amministratori non c’entrano un bel nulla.

Viene dunque confermato ufficialmente fra le righe che è semplicemente quello della consegna un semplice rituale mediatico per ingigantire la figura del Sindaco… per la serie “Gianni che fa cose, tante cose” con tanto di selfie, book-fotografico giornaliero e la presenza di minimo 10 dipendenti comunali che, inutilmente, vengono distratti dal loro lavoro effettivo.

Un altro dato importante è la percentuale di ribasso sul quale gli uffici si soffermano.

Ci conforta sapere che quindi vengono affidati appalti con percentuali di ribasso anche del 32,728% (che si traduce in risparmio per le casse comunali), visto che pare, ultimamente dall’albo pretorio e per quel poco che sappiamo del complicato tema dei lavori pubblici, si sia assistito anche ad affidamenti di lavori milionari con percentuali del ribasso del 2,11%.

Noi pensiamo che in definitiva queste siano le informazioni salenti che gli uffici hanno voluto fornire all’opinione pubblica.

In chiosa, in seguito ad alcune spontanee segnalazioni di cittadini del rione San Nicola di Lauropoli dove sono in corso i lavori di realizzazione della raccolta acque bianche, ci permettiamo di segnalare agli uffici competenti che pare si stia realizzando la nuova rete della raccolta acque bianche esattamente sopra quella della rete potabile.

Da ignari della materia, se ciò corrispondesse al vero, non vorremo che un domani al verificarsi di una rottura del tubo dell’acqua potabile, per arrivare a ripararlo fosse necessario intervenire prima su quello posto sopra della raccolta delle acque meteoriche, con probabili maggiori costi di manutenzione.

Si auspica che ognuno torni a svolgere diligentemente il proprio compito: gli Amministratori ad amministrare ed i Dirigenti a comportarsi come tali senza entrare nel dibattito politico. Perché questa è la cruda realtà che stiamo cercando di raccontare.

Tutto il resto è propaganda.

Cassano All’Ionio, 14/12/2023

Ufficio comunicazioni ArticoloVENTUNO.