Dopo aver nominato la giunta, Mario Occhiuto ora dovrà procedere con lo staff, i consulenti, i dirigenti, il nucleo di valutazione e l’Amaco. Insomma, se pensavamo che il #casting del cazzaro si fosse chiuso con gli assessori, beh avevamo sbagliato. C’è ancora speranza per tanti.
Per i dirigenti i nomi che circolano sono pochi.
Pietro Manna, in quota Orsomarso, pare che abbia qualche problema con la Corte dei conti. Ma in molti dicono che se fa l’assessore Vigna con una condanna in primo grado per bancarotta fraudolenta, forse ce la può fare anche Manna a fare il dirigente con la spada di Damocle della Corte dei Conti. Altrimenti Occhiuto che ci sta a fare? Lui bambole non ne pettina, almeno per il momento.
Anna Cipparrone non sarebbe gradita al centrodestra.
Sperano, invece, Benito Canetti e Paolo Spadafora. Che al momento sono i più vicini al traguardo finale.
Certo è che, pur essendo una prerogativa sua, Occhiuto dovrà dare conto a Fausto Orsomarso, l’unico alleato indipendente, che ha preso tremila voti di lista ed ha raccolto solo l’assessorato di Luciano Vigna.

Per lo staff e i consulenti si fanno i nomi di Geppino De Rose, Giuseppe Cirò, ma soprattutto Eva Catizone. Cosa potrebbe fare Evelina la patatina? La consulente degli aperitivi? La sommelier dei vini e dei prosecchi? L’animatrice del “villaggio del sindaco”? Al momento non si capisce bene ma di sicuro ci sarà.
Iole Perito invece sarà ancora la portavoce del sindaco. Un comunicato ogni due giorni a 1.800 euro netti non è per niente male. In proporzione, guadagna più lei che il capo ufficio stampa Elena Scrivano.
Quanto all’Amaco, come scrivevamo già stamattina, il truffaldinissimo cognato degli Occhiuto, Piercarlo Chiappetta, è in pole position.