Castrolibero. Città unica, la “battaglia” di Orlandino e i dubbi degli scettici

E’ un No secco, quello che arriva dal Comune di Castrolibero sulla proposta di fusione con Cosenza e Rende. Da una parte c’è chi apre la discussione sul nome della futura città unica, dall’altra c’è chi non digerisce affatto quella che vede come un’imposizione della Regione. Castrolibero, in un Consiglio comunale, già nel febbraio dell’anno scorso, si è detta contraria al progetto. E rigetta uno studio di fattibilità che prevede introiti economici per il nuovo e grande centro urbano.

Servirà dunque capire come si organizzeranno i servizi sul territorio e cosa cambierà davvero per i cittadini. E’ necessaria la gestione associata dei servizi essenziali, dalla sanità, all’ambiente, ai trasporti, che potrebbe coinvolgere anche altri comuni. Qualcuno dice che si risparmierebbe però sul costo della politica, eliminando due Consigli comunali. Orlandino Greco rilancia: e se eliminassimo due Consiglieri regionali? La Regione poi prevede un referendum, prima della fusione. Che sarebbe solo consultivo e che Orlandino Greco definisce, anche a giusta ragione, inutile… Rimane da vedere tuttavia dove porterà questa “opposizione” di Orlandino Greco. Tutti sanno che anche in un recente passato Greco, dopo aver giurato “battaglia” ai fratelli Occhiuto – che sono i primi a spingere verso la fusione perché il candidato sindaco sarà “cosa loro” – alla fine ha schierato il suo sindaco prestanome nelle liste di Forza Italia. Vuoi vedere che sotto sotto Orlandino sta spingendo per una posizione in prima fila ovviamente col centrodestra nella “squadra” del futuro sindaco della città unica? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca…