Castrolibero, perché il Ministero ha ridato alla Maletta il Valentini-Majorana? Il progetto “francese” della preside

Perché gli ispettori del Ministero dell’Istruzione hanno rimesso in sella la preside Jolanda Maletta e non hanno ancora proceduto al commissariamento del Polo scolastico Valentini-Majorana di Castrolibero che pure è stato occupato per due settimane appena qualche mese fa dopo il can can nazionale delle molestie del prof protetto dalla preside? Possibile che non siano bastate le gravi denunce di una decina di studentesse in merito a molestie sessuali, tutte rispedite al mittente dalla preside Maletta, che ora non solo è tornata al suo posto ma “minaccia” addirittura chi la sbertuccia per quella che è?

La bufera mediatica che si è abbattuta sull’istituto ha scoperchiato un vaso di Pandora e uno degli aspetti fondamentali, come sempre accade in questi casi, è quello della gestione dei fondi pubblici che arrivano. E il Polo scolastico di Castrolibero è tra le scuole di prima fascia quanto allo stanziamento di fondi sia per popolazione (1450 studenti), sia per la varietà di indirizzi. La preside Maletta, in sostanza, è a capo di una “macchina da soldi” che viaggia a ritmi sostenuti e si avvale anche del contributo fisso annuale di 50 euro di tutti gli studenti, che significano oltre 70 mila euro all’anno.

Il contributo viene richiesto con la causale di “rimborso spese” ma non si specificano quali spese e molti genitori rimangono sempre perplessi quando arriva, puntuale come un orologio svizzero, l’avviso di pagamento. Più o meno come quando i genitori degli studenti del Liceo Sportivo acquistano le tute e l’abbigliamento sportivo senza neanche avere una ricevuta.

Ma siamo solo alla minima parte della mole di progetti che vengono portati avanti dalla dirigenza. Una sorta di “progettificio” come lo definiscono alcuni, che vede un impegno costante alla ricerca di tutte le opportunità per fare cassa. Fedeli al concetto del follow the money (segui il flusso dei soldi), arriviamo così a quello che attualmente è il progetto più importante per la scuola.

Il Polo scolastico di Castrolibero, in particolare, ha avviato un progetto triennale internazionale con alcune scuole francesi, che prevede scambi e gemellaggi ed è proprio a questa iniziativa che si è appellata la preside Maletta per chiedere di essere trattenuta in servizio oltre l’età pensionabile. Quello in corso è l’ultimo anno per quanto se ne sa e secondo le aspettative dell’immarcescibile preside la sua presenza è indispensabile per portare avanti la baracca. Per ogni progetto il dirigente intasca qualcosa come tra il 5 e il 12% dell’importo complessivo e di conseguenza siamo in presenza di cifre decisamente importanti.

Davanti ad uno scenario simile, gli ispettori avranno certamente prospettato un quadro generale di non facile lettura: si può arrivare al taglio netto o c’è qualcosa che prima dev’essere risolta? Dev’essere stato questo l’interrogativo che ha aleggiato nelle stanze che contano del Ministero dell’Istruzione prima di far ritornare la preside. Meditate gente, meditate.