Castrovillari, bloccati i lavori del palazzo di giustizia

Cancellerie anguste e spazi notevolmente ridimensionati. L’ultimo rinforzo del personale di cancelleria al Tribunale di Castrovillari, infatti, ha notevolmente ridimensionato il numero dei metri quadri necessari per svolgere serenamente le attività dei cancellieri e quelle degli operatori della Giustizia, i quali adesso attendono l’avvio delle lavorazioni cantierate per arrivare all’ampliamento del Tribunale di Viale Francesco Muraca.
Il passaggio è importante, perché si sono già riuniti gli organismi valutatori del nuovo progetto (tra l’altro approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale), ma anche per il fatto che il presidio del Pollino sembra anche essere al centro di una disputa tra presidi soppressi che starebbe bloccando lo sviluppo dell’intero comparto della Giustizia. Il Tribunale di Viale Muraca sta operando ininterrottamente dal settembre del 2013 e, anche se in maniera del tutto deficitaria, porta avanti le funzioni necessarie a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica in un territorio di oltre 300mila abitanti. Si tratta di un territorio difficile che presenta gruppi criminali voraci e un tessuto produttivo sostanzialmente stremato dall’azione del malaffare. Le forze politiche, quelle che animano maggioranza e minoranza in Consiglio Comunale, negli ultimi sei mesi si sono occupate di questioni leggermente marginali rispetto ad una serie di vertenze territoriali bisognose di attenzioni diuturne, e questo anche per impedire il blocco di una macchina che, almeno dal punto di vista ministeriale, sta lentamente seguendo i ritmi del turn over con il personale che mensilmente produce lo smaltimento giornaliero degli incartamenti giacenti nelle Sezioni civili e penali.

L’attività di sblocco della vertenza si trova confinata nell’azione che dovrebbe svolgere il provveditorato alle opere pubbliche, anche per il fatto che il finanziamento – che ultimamente era anche salito a circa 10 milioni – rafforza uno degli asset strategici della provincia di Cosenza. Il progetto è già stato finanziato con 9,3 milioni. Tutto poggia progettualmente sulla costruzione di una nuovissima struttura – accanto all’attuale presidio – e un’area che si trova dentro il perimetro stesso del Tribunale. Il progetto prevede tra l’altro, un sottopassaggio di collegamento. Sullo sfondo c’è l’ultima conferenza dei servizi e il silenzio disceso su una iniziativa che bisognerebbe seguire con grande attenzione, proprio per dotare il territorio di infrastrutture capaci di accogliere e garantire i servizi ai cittadini utenti… Fonte: Gazzetta del Sud