Catanzaro 2022. Vertice dem per Fiorita mentre il centrodestra potrebbe scegliere Aldo Costa

Archiviati i brindisi e le tavole imbandite, la politica locale torna a fare i conti con le scadenze ormai prossime dato che tra maggio e giugno le elezioni comunali daranno a Catanzaro la nuova amministrazione che segnerà il post-Abramo. Man mano che le settimane scorrono, partiti e movimenti che sgranano il rosario delle opzioni definiscono le proprie scelte. Contrariamente ad ogni pronostico basato sull’esperienza, il centrosinistra pare essere più avanti del centrodestra. Le parole pronunciate pochi giorni fa da Nicola Irto, prossimo segretario regionale del Partito Democratico, sembrano infatti aver impresso la definitiva accelerazione all’ufficializzazione della candidatura di Nicola Fiorita per tutto il campo largo dei riformisti. Oggi, infatti, la questione sarà oggetto – tra le altre cose – di un confronto tra Enrico Letta e Giuseppe Conte; poi, passati i congressi locali Pd, tutto il tavolo catanzarese del centrosinistra potrà presentare ufficialmente il suo progetto alla città.
Le tempistiche così dettate inducono a credere che l’ufficializzazione di Fiorita alla guida della coalizione di centrosinistra potrebbe arrivare proprio a ridosso del 28 gennaio, la data indicata da Valerio Donato per la sua prima uscita pubblica da candidato sindaco indipendente.

La rottura dell’avvocato con il suo partito, il Pd, che lo ha portato ad ufficializzare la sua intenzione di costruire un percorso alternativo da offrire alla città pare essere stata assorbita dai dem senza particolari scossoni, anche se l’intenzione di ricucire lo strappo non è stata per nulla abbandonata. Ma servirà tempo e ci vorranno i modi giusto perché ciò avvenga.

Da sinistra, alla candidatura di Donato guarda con favore Fabio Guerriero, già candidato al consiglio regionale proprio con il Pd. Assieme a lui anche il fratello Roberto. Tra gli imprenditori, il costruttore Giuseppe Gatto è da annoverare tra gli sponsor del docente Umg. Ma è principalmente nel centrodestra che la candidatura di Donato ha suscitato interesse, stante anche l’apertura dello stesso ad una amministrazione di salute pubblica. Oltre all’Udc di Giovanni Merante, alla Federazione Popolare dei Democratici Cristiani di Vincenzo Speziali, e all’attenzione dell’avvocato Antonello Talerico, a guardare con favore a Donato c’è Baldo Esposito. L’amicizia e la stima reciproca tra i due è terreno fertile per il confronto.

Tale vicinanza apre un problema a destra, dove Marco Polimeni contava di avere dalla sua tutti gli aielliani (i seguaci del senatore Piero Aiello, ndr) assieme a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Così, nelle ultime ore, si sta facendo sempre più strada il nome di Aldo Costa per guidare i tre partiti alla corsa a Palazzo De Nobili. Avvocato, direttore generale della Fondazione Politeama, da sempre vicino a Sergio Abramo, Costa pare essere il profilo capace di mettere d’accordo un centrodestra in cui la Lega ambisce con Filippo Mancuso e senza nasconderlo a nessuno al ruolo di capocordata. Un gioco delle parti che vede al momento il Carroccio avvantaggiato grazie anche all’esito delle elezioni regionali. Fonte: Gazzetta del Sud