Catanzaro. Anche il Csm s’è accorto che logge e ‘ndrine decidono le sorti di giustizia e politica

«Non possono non tenersi in debito conto gli elementi di contesto del distretto di Catanzaro e dei processi ivi celebrati in materia di criminalità organizzata, nei quali sono emersi fitti rapporti tra ‘ndrine e massoneria, dove la partecipazione di alcuni soggetti a entrambe è o può essere strumento di influenza di decisioni politiche, amministrative, giudiziarie». A denunciare l’allarmante alleanza tra esponenti della criminalità organizzata e personaggi affiliati a logge coperte è lo stesso Consiglio superiore della magistratura. È messo nero su bianco negli atti della procedura che mercoledì ha portato il plenum di Palazzo dei Marescialli a votare favorevolmente al trasferimento d’ufficio per responsabilità incolpevole oggettiva dei due giudici della Corte d’Appello di Catanzaro Giuseppe Perri e Pietro Scuteri. Il procedimento era stato aperto dopo che la Procura di Salerno aveva trasmesso a Palazzo dei Marescialli gli atti del procedimento penale in cui erano indagati numerosi magistrati in servizio nel distretto di Catanzaro. Le indagini avevano tratto spunto dalle dichiarazioni rese dall’ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini, già condannato a 4 anni e 4 mesi per corruzione in atti giudiziari. Petrini aveva parlato di un «sistema corruttivo in cui sarebbero stati coinvolti appartenenti alla magistratura calabrese, avvocati e professionisti, cementato da una comune appartenenza massonica», chiamando in causa come appartenente a tale loggia “coperta” l’avvocato Pittelli.

Le indagini non avevano poi trovato i necessari riscontri in quelle dichiarazioni e lo stesso Petrini in successivi verbali aveva ritrattato quelle dichiarazioni. Nella richiesta di archiviazione però erano riportati elementi provenienti dall’inchiesta Rinascita Scott relativi a rapporti di Pittelli con alcuni magistrati. In una informativa del Ros era raccontata la cena del marzo 2018 a casa Pittelli a cui parteciparono i due giudici Perri e Scuteri. Nessun illecito gli viene contestato ma per il Csm quell’episodio potrebbe compromettere l’immagine di imparzialità dei due magistrati.

Nel documento votato favorevolmente da 17 componenti del Csm si evidenzia come il maxi processo Rinascita Scott si inserisce in questo contesto di pericolosa commistione tra ‘ndrangheta e massoneria. E proprio in questo quadro va inserita la figura dell’avvocato Pittelli. Come sostenuto durante il plenum dal consigliere Nino Di Matteo, l’ex senatore di Forza Italia è indagato proprio per il suo “ruolo di cerniera tra cosche e massoneria anche con l’obiettivo di indirizzare l’attività giudiziaria”.

“Va considerato e sottolineato – si legge nel provvedimento del Csm – che l’avvocato Pittelli è, all’interno del distretto di Catanzaro, un personaggio di particolare rilievo: un affermato avvocato penalista, un parlamentare della Repubblica per più legislature ma anche negli ultimi anni un imputato per gravi reati, già coinvolto in passato nel noto processo “Poseidone”, ben noto alle cronache, per di più sottoposto a misure cautelari di natura custodiale, nell’ambito del cosiddetto processo Rinascita Scott, un processo penale tra i più importanti mai celebrati nel distretto di Catanzaro, cui la stampa fa continuo riferimento, sia per il numero degli imputati sia per la gravità delle imputazioni”.

Il documento di Palazzo dei Marescialli sottolinea anche l’attenzione di Pittelli nei confronti della nomina di presidente della sezione del Riesame, “incarico nevralgico e delicatissimo per i procedimenti di criminalità organizzata pendenti nel distretto”. Commentando il possibile trasferimento del presidente Giuseppe Valea, l’avvocato Pittelli in una intercettazione definisce quella possibilità “un disastro”. Il Csm commenta: “Successivamente, è emerso come Valea tenesse, nell’esercizio di quella funzione, condotte che sono state qualificate, sia pure allo stato in fase cautelare, come integrative di illeciti penali e disciplinari”. Fonte: Gazzetta del Sud