Rocco Guglielmo è il notaio più importante della città di Catanzaro ed è conosciuto in tutta la Calabria e non solo. Due anni fa è stato nominato presidente del Consiglio dei Distretti notarili riuniti di Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme e Vibo Valentia. Un autorevole organismo notarile che accorpa gli studi delle tre province della fascia centrale della Calabria.
Ma Rocco Guglielmo lega il suo nome anche al campo della cultura e dell’arte come direttore artistico del Museo Marca, struttura espositiva della Provincia divenuta un punto di riferimento culturale per l’intero Meridione e guida di una Fondazione che ha creato e che porta avanti molti eventi di arte contemporanea. E’ stato anche presidente dell’Accademia di Belle Arti.
Oggi Rocco Guglielmo è finito nel calderone dell’inchiesta Basso profilo della Dda di Catanzaro ed è stato raggiunto dalla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Catanzaro unitamente al divieto di esercitare la professione di notaio per un anno.
Secondo l’accusa “… i professionisti tratti in arresto, in forza delle loro specifiche competenze professionali, avvalendosi di soggetti compiacenti e di società di comodo, hanno fatto fraudolentemente ricorso al credito bancario, predisponendo documentazione fiscale alterata (tra cui bilanci falsi, ovvero la presentazione di false buste paga e dichiarazioni dei redditi) per ottenere indebiti finanziamenti e mutui.
I tecnici e professionisti sono assai ricercati dalle organizzazioni criminali ed infatti la consorteria è altresì riuscita ad avvicinare un notaio, Rocco Guglielmo appunto, per concretizzare il passaggio di quote societarie a cittadini albanesi che, prelevati a Bari provenienti da Durazzo sono stati ospitati a Catanzaro, dotandoli di codice fiscale italiano. Gli albanesi, fittizi intestatari di tante cartiere anche di nuova costituzione, sono stati accompagnati per mano dal notaio per apporre le firme sugli atti predisposti dal professionista senza che questi compiesse i dovuti controlli di adeguata verifica previsti dalla normativa antiriciclaggio…”.









