Catanzaro. Benvenuti nel fantastico mondo dell’Umg. Tutti gli affari dell’emerito Quattrone nel mirino della procura

Catanzaro è la città dove tutto è possibile, dove il nero diventa bianco e viceversa, ma Catanzaro è la città dove sorge una delle peggiori università italiana, che di Magna Graecia ha solo il nome.

È l’UMG (Università Magna Graecia appunto) è l’università dove si consumano giornalmente fatti e misfatti, dove tutto è possibile e dove da decenni opera in maniera indisturbata, l’unico e il vero Rettore ombra, l’emerito pensionato “professore Aldo Quattrone”.

L’emerito ha oramai un solo grande obiettivo: costruire un porto sicuro per la sua progenie (Andrea); e quale porto è migliore dell’UMG di Catanzaro, dove tutto cambia per non cambiare nulla? Il rampollo predestinato diverrà nei “desideranda” dell’emerito il più giovane professore associato d’Italia, ma si sa i figli sono “piezz’e core”

L’emerito Quattrone è sicuramente un genio ma… del male, comunque sempre un genio, che per mantenere la sua piovra distribuisce caramelle ad una pletora di “cattedratici” o “aspiranti tali”, premiando sempre il demerito o al massimo il grado di ubbidienza.

Ma le catene si stanno per spezzare, ed i cattedratici – quei pochi buoni rimasti o in quiescenza (forse spinti da quel poco d’amor proprio rimasto) – hanno iniziato a ribellarsi e a “cantare” così forte che anche la procura catanzarese – per quanto orfana (almeno ufficialmente) di Gratteri – tra un’intervista e l’altra se n’è accorta.

Hanno iniziato a rilevare che direzione hanno avuto nell’ultimo ventennio i flussi di finanziamenti, le modalità di attribuzione e premiazione dei cattedratici e delle loro consorti e affini. Ed i poveri pazienti che si sono indebitati pur di portare l’obolo all’emerito, anche loro hanno iniziato a ribellarsi. Taluni. Quelli più fortunati invece sono riusciti ad ottenere nel pagamento dell’oneroso obolo almeno la possibilità di effettuare una risonanza magnetica in tempo record, alla faccia di qualsiasi lista d’attesa regionale (ove i comuni mortali impiegano abitualmente mesi o anni per effettuare l’esame). Ma il malaffare è venuto a galla, del resto non era molto complicato, bastava incrociare le date della fatture (quando erogate !!!!), con la data dell’esame “gratuito”. L’emerito professore, incalzato, si difende dicendo che sono tutti pazienti inseriti in progetti di ricerca…….peccato (“sic!”) che di questi progetti non vi sia alcuna traccia in nessun comitato etico.

Ma l’emerito Quattrone si prepara ad espandersi, occupando nuovi territori, lasciati liberi dallo sfrattato Centro Nazionale delle Ricerche. Il prode Giovanbattista (soprannominato dai suoi stessi colleghi “l’oco giulivo”) aveva dichiarato impunemente che questi spazi sarebbero serviti in maniera “imprescindibile” per nuove e proficue attività scientifiche e di ricerca… perché – si sa – tutto quello che tocca l’emerito diviene automaticamente “scienza infusa”.

Ma chi è che può contrastare l’emerito, sempre in prima fila a pavoneggiarsi in occasione della visita dell’annoiato “ministro della salute” o a convincere con metodi “corleonesi” i direttori generali a soddisfare tutti i suoi più infimi desideranda? E per sapere cosa succede quando ci si ribella basterebbe chiedere al buon “Vincenzo” che dopo anni di “utile idiotismo” ha preferito i più sicuri lidi laziali al mare della Calabria. Ma probabilmente prima di andar via a gambe levate il buon Vincenzo qualche “sassolino dalle scarpe” se lo sarebbe levato….visto che all’incontro con l’emerito si sarebbe presentato ben “attrezzato” (a buon intendiitor poche parole!).

E poi c’è Lei, la sua amichetta “Simona”, messa a capo dell’impresa di famiglia, che muove le fila e decide chi vive e chi muore, chi è simpatico e chi è antipatico; ma la prode Simona, di origine lombarde, qualche errore l’avrebbe commesso tanto da attirare l’attenzione dei finanzieri sul suo stato patrimoniale e del suo ignavo coniuge (per intenderci quello che a detta dello stesso da derattizzatore è diventato amministrativo per merito… dell’emerito). Soprattutto adesso che sono in arrivo un bel gruzzoletto (40.000.000 euro) di progetti Propost da distribuire ad amici ed affini.

Ma finalmente anche il “buon” procuratore, prima della sua partenza napoletana, avrebbe avuto modo di raccogliere una serie di “notizie”, che ha ben lasciato in eredità al suo reggente con la testa… molla. Non serviva uno scienziato e neanche… Talerico per prevedere che qualcosa sarebbe accaduto e che ci sarebbero state novità per l’emerito e per i suoi sodali. C’era invece qualche dubbio su chi doveva arrivare prima: la “procura” o qualche rinomata emittente televisiva nazionale forse anche… di stato. E’ evidente che ha fatto prima la “procura”. E se tutto andrà come deve andare, forse a quel punto anche l’UMG potrà “uscir a riveder le stelle”.