Catanzaro, Caserta: “Sono venuto qui di corsa”

“Sono stato vicino al Catanzaro da calciatore, mentre l’anno scorso c’è stato un approccio con la società quando Vivarini tentennava sul rinnovo. Ora mi concentro sul presente cercando di non commettere errori e lavorare sugli aspetti positivi”. Prima o poi il destino avrebbe combinato il matrimonio tra Fabio Caserta e il Catanzaro. È successo nel delicatissimo momento del post Vivarini, ma in conferenza stampa il tecnico melitese ha già dato prova di grande determinazione. 

Mi ha colpito il comportamento di Noto – ha poi rivelato – . Mi ha accolto non con la classica stretta di mano, ma con un abbraccio affettuoso e questo vale molto più del contratto. Credo molto in queste cose, nei rapporti e nella voglia di lavorare insieme. A differenza degli altri anni, dove c’era il solito saluto di rito, questa è stata una bella presentazione di una persona che ho sempre stimato. Anche prima del derby della scorsa stagione abbiamo chiacchierato e mi ha dato un’ottima impressione”.

Un approccio positivo anche con i calciatori: “Ho sentito Iemmello al telefono, so quanto tiene a questa maglia. Sono contento perché è stata una bella chiacchierata. Ho dato l’in bocca al lupo anche a Fulignati che ho avuto in passato a Perugia: era dispiaciuto di dover cambiare casacca, ma al contempo stimolato dalla nuova esperienza. Mi ha parlato molto bene della città, così come anche Sounas, ma anche io da calabrese so bene come si sta a Catanzaro”.

“Arrivo in una piazza gloriosa,” ha dichiarato Caserta. “Siamo partiti un po’ in ritardo per i motivi che sapete tutti. Mister Vivarini ha fatto un grande lavoro, ora inizia un nuovo percorso. Vandeputte e Fulignati sono andati via, ma ne arriveranno altri, e cercheremo di fare bene come negli scorsi anni.”

Caserta ha elogiato il lavoro del suo predecessore, riconoscendo il bel gioco espresso dal Catanzaro sotto la guida di Vivarini. “Il gioco di Vivarini è stato il più bello della Serie B. Ha fatto divertire tutti, non solo i tifosi del Catanzaro. Anche a me piace vedere la mia squadra che impone il gioco, a prescindere dal sistema di gioco. Il calcio è bello perché devi fare un gol in più degli avversari.”

Riguardo il futuro, Caserta ha spiegato che il sistema di gioco dipenderà dai giocatori a disposizione. “Per il sistema di gioco, dipende chi rimarrà e chi prenderemo, oltre che dalle caratteristiche di ogni singolo giocatore”. 

Caserta ha espresso grande fiducia nel direttore sportivo Ciro Polito. “Polito l’ho ritrovato come lo conoscevo, pronto a fare battaglia e voglioso di fare bene. Come me, ha accettato questa sfida con tanto entusiasmo. Una volta ricevuta la chiamata, l’ho accettata subito.”

Caserta ha delineato gli obiettivi per la stagione, chiedendo pazienza ai tifosi ma promettendo impegno e lavoro per costruire una squadra competitiva. “Finisce un ciclo e se ne apre uno nuovo. Dobbiamo costruire il prima possibile qualcosa che sia bello per tutti, ma non è facile. Serve un po’ di tempo e chiediamo un po’ di pazienza, anche accelerando i tempi, con uno stile di gioco magari diverso. Il nostro obiettivo è avere il prima possibile una squadra con un’identità precisa.”

“Nei ruoli chiave bisogna intervenire e lo sa benissimo il direttore,” ha continuato Caserta. “Io so come lavora lui e sono molto tranquillo. La società è stata molto chiara. Noi dobbiamo cercare di arrivare il prima possibile alla salvezza con giovani bravi e con giocatori d’esperienza. L’anno scorso il Catanzaro era la sorpresa e quest’anno la percezione sarà diversa da parte delle altre squadre.”

(foto in evidenza tratta dai canali ufficiali dell’Us Catanzaro)