Catanzaro, dieci domande per Fiorita e le protezioni (a pagamento) del Magna Graecia Film Festival

di Danilo Colacino

Fonte: L’Irriverente Blog

La “realtà aumentata” del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, assevera la tesi di una città che sta tornando, anzi forse è già tornata, al suo splendore. Lo ha affermato sui social anche avantieri, parlando della splendida iniziativa (ereditata, peraltro) Damargherita. Ecco, pur con il massimo rispetto che si deve alla figura politico-istituzionale di primo piano e ancor più alla persona, ci viene qui subito in mente l’arcinota vecchia gag de Le Iene (al tempo impersonate dai ‘frontmen’ del Trio Medusa) con Vittorio Sgarbi. Un siparietto in cui i comici-giornalisti vestiti con l’inconfondibile abito scuro, aiutati nientemeno che da Vasco Rossi, commentando alcune dichiarazioni pubbliche del celebre critico d’arte gli canticchiavano, in sua presenza oltretutto, il simpatico motivetto: “Questa è una… vera ca, grande ca, gigantesca, strepitosa, ca@@ata”.

L’opinione sul primo anno di Fiorita

Sì, signor sindaco. Ironia a parte, noi per quel che può valere abbiamo un’idea completamente ribaltata sul delicato argomento capoluogo. Ovvero di un suo primo anno di lavoro caratterizzato da degrado ambientale, o comunque nessun significativo miglioramento, nella maggior parte della città e, sul piano squisitamente politico, connotato da una ridda di ‘accorduni e accordicchi’ stretti a tutto spiano con chiunque per tirare a campare con una dose minima di problemi. Altro, quindi, che l’ologramma della Grande Catanzaro, oltretutto lasciato intravedere solo in… filigrana.

Le 10 domande in stile Repubblica

Ma, al netto della lunga premessa, veniamo alle domande in stile Repubblica. Che non possono essere opinabili come le due opposte visioni sulla città governata da lei. E se finora qualcuno penserà che abbiamo fatto fuffa, passiamo dunque alla ‘ciccia’ di cui siamo nostro malgrado esperti.

1) La I: quanto ha guadagnato il Comune di Catanzaro dal concerto di Russell Crowe? Ci spieghiamo meglio, ponendole i prossimi quesiti.

2) La II: l’evento in oggetto aveva connotazione esclusivamente privata o magari pubblico-privata? Perché se è stato interamente privato, lei – o chi per lei – avrebbe l’obbligo giuridico di informare la collettività su quanto l’ente ha incassato dalla concessione per la serata di esibizione (e verosimilmente per le prove) del Teatro Politeama Mario Foglietti di cui è presidente della Fondazione in quanto sindaco e della quale l’organizzatore della serata è sovrintendente legittimamente retribuito per il ruolo svolto. Lo diciamo perché, oltre all’affitto, c’è da capire altro.

3) La III: sarebbe importante sapere se l’affitto eventualmente incassato, noi lo stiamo chiedendo appunto perché non lo sappiamo, è bastato a coprire i ‘costi vivi’ per l’aria condizionata, le luci e forse (ribadiamo il forse) lo ‘straordinario’ da riconoscere ai dipendenti pubblici del teatro?

4) e 5) la IV e la V: c’è stata una sorta di comodato d’uso gratuito, addirittura con sopportazione delle citate spese in capo al Comune? E se fosse così, per quale motivo?

Lo chiediamo perché il privato promoter del concerto (ribadiamo: in altra veste anche sovrintendente del Politeama-Mario Foglietti) non ha comunicato alcunché in merito ai biglietti effettivamente venduti, defalcati possibili ticket omaggio, ingressi di favore et similia.

6) La VI: sappiamo bene che non si mischiano le pere con le mele. E che la cultura nulla c’entra con l’acqua e l’igiene pubblica, ad esempio. Ma in tempi di forte crisi in cui lei, Fiorita, è dovuto perfino ricorrere a un doloroso aumento di alcune tasse municipali, con annesso sacrificio richiesto ai cittadini contribuenti, ci può anticipare quanto ha eventualmente intenzione di elargire in favore della manifestazione cinematografica, nota con l’acronimo Mgff, di cui proprio il concerto di Crowe ha rappresentato una sorta di anticipazione per festeggiarne il ventennale?

7) La VII: sempre in questa sorta di connubio tra pubblico e privato, in cui se non si sta attenti si rischia francamente anche la commistione, signor sindaco ci ragguaglia per favore pure sulle complessive spese ipotizzate per l’organizzazione, la logistica e la ‘messa a punto’, di spazi e strutture comunali che saranno concessi all’Mgff? Perché, sa, noi vigileremo per informare la gente come facemmo ad esempio per i pass di sosta gratuita ai consiglieri comunali concessi un pochino dopo un nostro articolo dell’autunno scorso che, ammetterà, suscitò un certo clamore.

8) e 9) L’VIII e la IX: ultimi interrogativi, stia sereno, prof Fiorita. In campagna elettorale, nella primavera 2022, ci era parso scettico (ma è fin troppo evidente quanto ci sbagliassimo clamorosamente!) su determinate manifestazioni. Quantomeno nella misura in cui venivano fortemente sostenute con fondi pubblici dal suo predecessore Sergio Abramo, apparendo quindi poco autosufficienti sul piano squisitamente economico diciamo così. Un errore madornale, considerato come appena poche settimane dopo – una volta eletto – lei fosse sul palco della kermesse e poi a farsi intervistare da Raiuno felice come una Pasqua. Quanto darà quindi come Comune all’Mgff? Più o meno di Abramo?

10) la X: era analogamente fallace la nostra impressione che nell’iniziale… Risiko delle Partecipate di Palazzo De Nobili, rispetto a cui Fiorita si era fortemente lamentato dei contratti a… lunga scadenza lasciati da Abramo ai manager fin dopo la fine del suo mandato, rientrasse anche il Mario Foglietti con il conseguente avvicendamento del sovrintendente-promotore dell’Mgff in carica. Che Fiorita invece lascerà dunque tranquillamente dov’è?

Nessuno vi parlerà di questo, tranne noi

Terminata la giaculatoria di domande per Fiorita, una pure per noi. Che rispondiamo subito e in modo trasparente, come ovvio. Qual è la ragione di questo nostro modo di fare giornalismo, che ci ha portato a informare dalla ‘nicchia’ (qualcuno dice persino dalla ridotta, ma con cui finalmente ci… scialiamo) del blog? In senso generale e, quindi senza nessuna attinenza specifica al caso in esame, il voler sempre reagire contro il pensiero unico; le rendite di posizione; l’arroganza dei potentati; l’ipocrisia e la falsità di chi si batte il petto, facendo viceversa strame di principi e valori di cui si riempie la bocca; l’usurpazione dei quattrini, pubblici e privati ecc.. Ma, pardon cari lettori, questa è altra involontaria fuffa. Perché la nostra piccola vox clamantis in deserto tocca stavolta un tema che, anche se ci leggessero appena una trentina di persone, vogliamo resti agli atti. A ‘verbale’ di una città in cui il Magna Graecia Film Festival, oggettivamente una bella cosa, secondo noi non dovrebbe certo essere scaricata sulle spalle (e le tasche soprattutto) della stragrande maggioranza dei cittadini. Che, fra l’altro, nemmeno ci passano da lontano quando si tiene. Eppure la narrazione è diversa. E non rileva quindi l’importanza dell’Mgff, in primis da noi riconosciuta, di cui a fare il… diario quotidiano sono però testate locali a cui fa da sponsor durante il periodo della rassegna stessa. Si tratta allora di mezzi di informazione che scrivono pezzi tecnicamente da definire “pubbliredazionali”, non articoli ‘liberi’. Che in teoria potrebbero anche essere negativi. Ma a Fantasilandia, forse, non certo in Calabria. Dove uno che paga per farsi criticare è simile all’unicorno, una creatura mitologica insomma. E che dire dei politici cittadini, negli anni tutti folgorati dalla settima arte esaltata dall’evento. Che gode quindi della protezione di un guscio. Una sorta di spessa cortina di ferro, non di sovietica memoria. Impenetrabile per chiunque, ma è evidente non per noi. Che ci abbiamo rimesso in passato ‘mille’ volte e ci rimetteremo ancora. Ma almeno, in generale, divertendoci a sfidare i (pre)potenti e i loro tirapiedi. Solo per vedere l’effetto che fa!