Catanzaro, è arrivato Russell Crowe: ma i costi (e i ricavi) dell’evento saranno interamente “privati”?

dal blog L’Irriverente di Danilo Colacino

Il concerto di Russell Crowe, previsto per domani sera a Catanzaro nel Teatro Politeama-Mario Foglietti, è un evento importante. Importantissimo, anzi. Non solo per il capoluogo, ma per tutta la Calabria. E persino, forse, per l’intero Sud. Certo, il premio Oscar neozelandese di origine (“riconvertitosi” in popstar) appare in una foto (scattata ieri, poco dopo esser atterrato a Lamezia, nella suggestiva Costa degli Dei) con il barbone bianco e parecchio imbolsito rispetto a quand’era in auge sul grande schermo. Ma chi non lo sarebbe in confronto a quasi un quarto di secolo prima, anche se come nel caso di specie si tratta di una grande star internazionale? Uno proprio quale Crowe, peraltro.

Che all’inizio del Terzo Millennio incantava con la sua magistrale interpretazione nel colossal “Il Gladiatore” (in grado appunto di valergli un’ambitissima Statuetta dell’Academy). Tutto giusto e perfetto, allora? Non esattamente. Almeno per noi che di mestiere facciamo i giornalisti e pure con una certa… irriverenza. Sconosciuta a quanti devono curare ben altri aspetti. Ecco perché, anche se le nostre non saranno certo le ‘famigerate’ dieci domande poste nel 2009 da Giuseppe DAvanzo di Repubblica all’allora premier Silvio Berlusconi, ci soddisferebbe alquanto conoscere i costi della mega operazione e in particolare come saranno sostenuti? Se, in sostanza dunque, a coprire i notevoli esborsi basteranno i soldi degli sponsor unitamente ai ricavi della vendita dei biglietti. Un dubbio che sorge spontaneo, considerando la capienza effettiva della struttura ospitante l’attesa esibizione al netto quindi di eventuali omaggi a profusione per i tanti vip locali innamorati della passerella con annesso ‘photo opportunity’ da postare sui profili social. Altro interrogativo, quasi naturale, è poi incentrato sul possibile ‘margine di manovra’ per considerare lo show musicale in questione non esclusivamente di natura privata e quindi realizzato con un contributo pubblico.

Corrisposto ex post, magari (“a la scordata”, per dirla in perfetto slang catanzarese). Fatto che renderebbe la bellissima occasione a quel punto ‘compartecipata’ da tutti i cittadini nelle spese (immaginiamo ingentissime tra trasporti, non certo in classe economy di un vettore low cost bensì con un lussuoso jet privato; hospitality; onorario oltreché varie ed eventuali, di una stella di prima grandezza del firmamento hollywoodiano e di tutta la sua band). Ma i nostri sono solo banali quesiti, che speriamo allora siano pienamente evasi.