Catanzaro, il caso del supermercato sul corso finisce in Procura

Si apre una nuova pagina nel caso Conad, che va ad affiancarsi a quella già aperta davanti alla giustizia amministrativa. La Procura della Repubblica di Catanzaro sta infatti approfondendo la situazione legata alla querelle legale tra la società dell’imprenditore Maurizio Mottola di Amato, titolare del punto vendita della grande distribuzione su Corso Mazzini, e il Comune, che nei mesi scorsi aveva portato a uno stop temporaneo dell’attività commerciale. Una decisione di brevissima durata, a stretto giro infatti era stata sospesa dal Tribunale amministrativo regionale su istanza della stessa società. Una vicenda che ancora adesso sta sviluppandosi davanti alla giustizia amministrativa.
Proprio in questi giorni, però, la Procura, tramite la polizia giudiziaria, ha avviato un’indagine e sta sentendo rappresentanti del Comune, come persone informate sui fatti, tra consiglieri membri della commissione competente, dirigenti e funzionari dell’ente, al fine di comporre e approfondire il quadro complessivo che ha portato alla definizione di quella procedura amministrativa che ha suscitato contestazioni non solo da parte della società diretta interessata ma anche perplessità a livello politico da parte di alcune aree dell’opposizione. Un quadro ancora in piena evoluzione e sul quale vige il massimo riserbo da parte degli organi inquirenti.

Il Comune di Catanzaro aveva ritenuto che i locali presso cui l’esercizio commerciale è stato trasferito non sarebbero stati regolari dal punto di vista edilizio. Ma il verificatore aveva concluso per la “regolarità” sotto questo aspetto. Aveva trovato invece riscontro la contestazione relativa alla superficie destinata alla vendita, che sarebbe, in difformità da quanto dichiarato, maggiore di 400 metri quadri.

Altro rilievo sollevato dal Comune riguarda la superficie complessiva lorda dei locali di oltre 650 mq, un’estensione che violerebbe il vigente Piano Regolatore Generale, il quale prevede che non siano ammesse attività commerciali all’ingrosso e al dettaglio superiori a 400 mq nelle Zto (Zone territoriali omogenee)… Fonte: Gazzetta del Sud