Catanzaro, il nodo delle concessioni balneari: il Tar “promuove” Palazzo De Nobili

Il pronunciamento reso noto ieri dal Tar Calabria con cui i giudici amministrativi hanno bocciato le proroghe alle concessioni balneari disposte d’ufficio dal Comune di Soverato sembra incorporare importanti risvolti giurisprudenziali in merito all’intera vicenda legata alla ormai arcinota direttiva comunitaria “Bolkestein”. I giudici della Seconda sezione hanno evidenziato come la decisione con cui gli uffici comunali soveratesi, su indicazione dell’amministrazione, avevano prorogato le concessioni in essere fino al prossimo 31 dicembre, sia in contrasto con l’art.12 della direttiva europea 2006/123.

Ma se questa impostazione era ormai già consolidata nella prassi giurisprudenziale tanto da determinare una sequela di pronunciamenti analoghi su tutto il territorio nazionale, i giudici amministrativi calabresi hanno introdotto un ulteriore elemento tecnico che appare dirimente circa il corretto atteggiamento che i comuni dovrebbero tenere in tempo di concessioni, «Sul Comune di Soverato grava […] l’obbligo di mettere a gara tutte le concessioni demaniali marittime scadute, senza attendere ulteriori provvedimenti legislativi. Rimane in capo al Comune […] il compito di curare, nelle more dell’espletamento delle gare, i molteplici interessi pubblici e privati, eventualmente facendo applicazione […] dei tradizionali istituti del codice della navigazione, quali la concessione demaniale marittima provvisoria […], come consta essere stato fatto in altre realtà locali».

La realtà locale a cui i giudici si riferiscono è il Comune di Catanzaroa tutt’oggi l’unica amministrazione in Italia ad aver percorso la strada della concessione demaniale marittima provvisoria. Il capoluogo di regione, ormai da mesi, ha avviato l’iter per la definizione temporanea delle autorizzazioni permettendo così agli operatori del litorale catanzarese di non perdere la prossima stagione balneare, pur nelle more di definire la messa a bando delle nuove concessioni a partire dal 2025, ai sensi della direttiva comunitaria. Questo percorso era stato tratteggiato dal sindaco Nicola Fiorita in un incontro con gli operatori lo scorso 10 gennaio. Da allora, nonostante alcune perplessità tecniche, il Comune aveva aperto i termini di prestazione delle necessarie istanze per l’assegnazione delle concessioni temporanee. Quell’iter ha portato gli uffici comunali a ricevere poco più di 30 domande che, al netto delle normali verifiche di regolarità e legittimità, potrebbero essere approvate entro una ventina di giorni consentendo così l’avvio e la conclusione delle operazioni di montaggio degli impianti prima dell’inizio della bella stagione. Fonte: Gazzetta del Sud