Catanzaro in “festa” pubblica o privata tra “incompiute” e varietà

Catanzaro in “festa” pubblica o privata, “incompiute” e varietà

di John Nisticò

Una città in festa e pochi addetti ai lavori concorrono in pole verso il podio prematuro o mai (r)aggiunto, poi i consensi virano “altrove” e “nostalgico” diventa il requiem delle parole…
I catanzaresi, così spietati nel postare foto, commenti e condizioni ambientali di scarsa manutenzione ovunque, subiscono questa “politica” divisa e sempre più suddivisa come l’attuale amministrazione che ci ricorda “SUPERCLASSIFICA SHOW”, storica trasmissione condotta da Maurizio Seimandi sulle reti Mediaset allora Fininvest.
Immersione pura quando “lo spettacolo deve continuare” anche se manca l’acqua nelle case e il malcontento generale si espande riportandoci a “UN’ESTATE FA”.

Dal noto sindaco Nicola Fiorita all’ormai famoso e scalpitante assessore Anotonio Borelli, possiamo ancora aspettarci libere “improvvisazioni” e (in)solite novità, tanto il modus “operandi” dimostrato nella 3 giorni da leoni su Corso Mazzini per la festa di San Vitaliano ha messo tutti d’ accordo e soddisfatto il “comune” palato, con l’attrazione bandistica servita in onore del Santo, fino al rimpasto di eventi senza “mutamenti”, senza un artista nazionale mentre il 90% dei posti a sedere, in piazza Prefettura, era già assegnato, senza tener conto del pubblico in piedi per antonomasia, costretto a proverbiali resilienze senza appello e alcun disappunto.

Ecco il varietà differente e indifferibile, frammentato on-line, che presenta il “caso” fotografico dell’ anno, delle immagini ad alta definizione con passi che ritraggono una così folta e partecipativa presenza dei catanzaresi accorsi in centro ma per il loro Santo Patrono, mica devoti alle trapassate “urne”, escludendo spoglio, proclami e vecchi “santini” !
Questa è devozione e rispetto di una ricorrenza del tutto così sentita, tanto da meritare il religioso silenzio sulla strumentalizzazione della “storia” e delle sue antiche tradizioni, come se ci fosse bisogno di reinventarsi concedendo la pubblica piazza a un cocktail di parvenze, di stand e installazioni subentrate in centro a ridosso di esercizi commerciali e gastronomia locale.

Catanzaro, anche quest’anno, è ancora in cerca di “cartelloni” estivi con quei costanti appuntamenti in grado di animare “tutti” i luoghi e attuare un lodevole intrattenimento per l’infanzia, fonte di colori, di sogni, speranze e grandi orizzonti nel nostro universo di “emozioni”.
L evento svolto in centro, tanto atteso e col “plauso” dei soliti concorrenti, conserva critiche e dure polemiche, pur accettando l’ “umana” imperfezione, seppur poco condiviso a livello organizzativo, con scarsa ricerca di quel gruppo cittadino che avrebbe collaborato sulla notevole rassegna, ormai svolta e palesemente alleggerita. Emerge l’inevitabile attenzione sul complesso quadro di “bilancio” con spese già decise e da ripartire in base a logiche prioritarie, mentre la (a)tipica “lottizzazione” dei lavori lasciati nel degrado, rende sempre più vero lo spreco dei fondi “pubblici” in quelle aree circoscritte che umiliano i passanti nel tardivo status delle competenze, pena tutte le “incompiute” sul facile “successo”.