Catanzaro-Lamezia, è faida social tra Mimmo Tallini e Sergio Costanzo: accuse, protagonisti e retroscena

Tra Catanzaro e Lamezia il centrodestra calabrese – ormai spaccato in mille “bande” – sta vivendo momenti di grande tensione, soprattutto in vista del ballottaggio lametino ma non solo. E’ di queste ore la clamorosa “faida” tra due vecchie volpi come Mimmo Tallini e Sergio Costanzo. Gli addetti ai lavori non hanno dubbi sulla causa scatenante del conflitto: la nomina della moglie di Costanzo tra gli assistenti di Giusi Princi (cugina del segretario regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro) avrebbe mandato su tutte le furie Tallini. E così Costanzo ha denunciato platealmente sulla sua pagina FB di essere stato preso di mira da alcuni profili falsi che sarebbero riconducibili proprio a Tallini. E dopo averne “eliminato” un paio, ieri sera ne ha annunciato anche un terzo scrivendo testualmente…

Questo è il nuovo profilo fake, gli altri sono stati cancellati dopo la mia pubblica denuncia, di un vecchio trombone della politica locale che non avendo il coraggio di scrivere con il suo nome e cognome utilizza queste bassezze, come ha sempre fatto nella sua vita, per denigrare il partito di Forza Italia e dei suoi attuali rappresentanti, per il sol motivo di essere stato allontanato in malo modo….il livore, la cattiveria, lo squallore dei suoi commenti lo rendono facilmente riconoscibile lui che da sempre si è prostituito ai cosentini…

Ma che cosa hanno scritto di così grave questi profili falsi tanto da determinare la reazione di Costanzo?

L’accusa più grave è quella di essersi “venduto” alla governance catanzarese di Forza Italia – invisa a Tallini – accettando come “risarcimento” il posto nella struttura di Giusi Princi a Bruxellese per la moglie, dopo che lo stesso partito lo aveva fatto arrestare per le vicende Aterp… Facendogli “pagare” anche qualche uscita contro il “capo dei capi” Occhiuto. Di conseguenza, i profili falsi lo additavano come un “ex ribelle” (lo slogan delle campagne elettorali di Costanzo è stato sempre LUNGA VITA AI RIBELLI) e lo accusavano di essersi venduto a reggini e cosentini rappresentati ovviamente da Cannizzaro e Occhiuto.

Ma non sono mancate quelle di “alleanze strategiche” per sostenere la candidatura di Marco Polimeni, segretario provinciale di Forza Italia, alla Regione. Con tanto di “avvisi” a Occhiuto perché la nomina della moglie doveva restare “segreta” e ormai è stata sputtanata ai quattro venti: quasi come dire “guarda che te la farà pagare ancora una volta…”.

E poi c’è stata una battuta che l’ha fatto impazzire… Costanzo ai tempi dell’inchiesta “Gettonopoli” di Catanzaro portava a rimborso uno stipendio da 3.000€ in un presunto negozio di mangimi per animali sito nel quartiere Catanzaro Sala, un negozio che poi la Finanza è andata a perquisire trovando un localino di 30 mq con fatturato ridicolo che di certo non si sarebbe mai potuto permettere uno stipendio per un responsabile marketing a 3.000€ al mese + contributi! E così i profili falsi gli hanno scritto più o meno testualmente: “…. Caro Costanzo, tu il mangime per gli animali dovevi venderlo non mangiarlo tutto tu come stai facendo, ingordo!”. Ed è stato a quel punto che Costanzo è esploso iniziando la guerra social ai 3 profili fake che ormai saranno stati bloccati…

Fin qui Sergio Costanzo. Adesso ci occupiamo della replica di Mimmo Tallini, che ovviamente non è rimasto in silenzio davanti alle accuse dell’ex amico e ha scritto un post al vetriolo. A Catanzaro si dice che ci siano interessi abbastanza facili da intuire per fomentare questo scontro tra Tallini e Costanzo, magari per distogliere l’attenzione dalla governance di Forza Italia a Catanzaro che fa acqua da tutte le parti… Ma Tallini, che non è fesso, ha coinvolto un po’ tutti nel suo post di ieri sera e a molti staranno fischiando le orecchie… Di seguito, il post di Tallini.