«A che punto è la costruzione del nuovo ospedale? A che punto è la creazione del Pronto soccorso al Policlinico universitario?». Il doppio quesito è rivolto dall’associazione “Petrusinu ogni minestra” al presidente della Giunta regionale e commissario ad acta per il Piano di rientro sanitario, Roberto Occhiuto. La nota con cui il sodalizio catanzarese rispolvera l’argomento relativo all’evoluzione dell’edilizia ospedaliera del capoluogo ricorda «ai calabresi e al “distratto” Occhiuto che il Policlinico di Catanzaro proprio per la sua collocazione nel cuore della Calabria è facilmente raggiungibile non solo dai cittadini della provincia di Catanzaro ma anche dalla provincia di Crotone, Vibo, dalla Locride e da gran parte della provincia di Cosenza. Un bacino d’utenza di quasi 1 milione di abitanti, più della metà dei cittadini calabresi. Nell’area del nuovo ospedale di Catanzaro si trova la più importante Facoltà di Medicina della Calabria nonché la sede regionale della Protezione Civile».
L’associazione fa quindi riferimento a due interventi che originariamente erano erano configurati come un’unica azione. Era il gennaio 2018 quando l’allora commissario Scura aveva riunito attorno a un tavolo tutti gli attori politici e istituzionali aventi responsabilità per definire il percorso che avrebbe portato da un lato alla fusione tra Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e Aou “Mater Domini” dando vita alla “Renato Dulbecco”, e dall’altro alla contestuale programmazione del riordino della rete ospedaliera catanzarese in cui trovarono spazio sia la costruzione di una struttura adiacente al Policlinico, nel quartiere Germaneto, dove installare il secondo Pronto soccorso e circa 250 posti letto nonché la rimodulazione in Casa della Salute dell’attuale sede del Pugliese. Per il piano così configurato, già nel 2017, erano disponibili 120 milioni di euro in parte regionali e in parte nazionali, a cui si sarebbero dovuti aggiungere altri 90 milioni di euro da privati per la realizzazione in project financing e altri 25 milioni per la Casa della Salute.
Il 10 ottobre 2022 un decreto del presidente del Consiglio aveva reso nota la disponibilità di 97 milioni di euro dal fondo Inail per il nuovo ospedale di Catanzaro. Il 10 luglio 2023 la Regione Calabria e Azienda Zero hanno illustrato il piano di riorganizzazione della rete sanitaria ospedaliera calabrese. Nel corposo documento, il paragrafo dedicato agli ospedali di Catanzaro fa riferimento alla fusione funzionale e operativa delle due Aziende che ha dato vita alla “Dulbecco”, conteggiando il complessivo di 855 posti letto, senza menzionare però alcuna nuova struttura da costruire nel quartiere Germaneto, né il Pronto soccorso. Su quest’ultimo, ancora non si registrano passi in avanti concreti. Si attende, da ottobre scorso, la firma dell’accordo di programma quadro tra Ministero della Salute e Regione Calabria.
A ben guardare, il progetto di dotare Catanzaro di una moderna Casa di comunità rappresenterebbe – o sarebbe meglio dire avrebbe rappresentato – ancora oggi la decisione più utile ed efficace sia per alleggerire il carico della “Dulbecco” derivante dalle prestazioni sanitarie più semplici e per fornire ulteriori servizi ai cittadini. Tutto ciò avrebbe (avuto) senso, però, soltanto se ci fosse (stata) la volontà di far nascere la nuova struttura ospedaliera accanto al Policlinico e ci fossero ancora a disposizione i soldi per realizzarla. Su entrambi gli aspetti, però, non sembrano esserci risposte affermative. Fonte: Gazzetta del Sud