Catanzaro, Parco Fiumarella ridotto a discarica. “Sala 365” e Codacons diffidano Comune e Regione

DA PARCO A DISCARICA: “SALA 365” E CODACONS DIFFIDANO COMUNE E REGIONE
Persi i finanziamenti, ora si pensa di abbandonarci il materiale di risulta

Nel lontano 2012 il comune di Catanzaro ebbe ad appaltare i lavori per rendere fruibile l’area adiacente al torrente Fiumarella.
Si trattava di realizzare il c.d. “Parco Fiumarella”, progetto costato 2,5 milioni di euro e finanziato con fondi PRU, che prevedeva la bonifica dell’alveo del torrente e la realizzazione di un parco attrezzato fruibile dalle famiglie.
Una bellissima idea, anche se oggi non rimane che una gigantesca discarica a cielo aperto.
In quell’area, infatti, è stato abbandonato di tutto: bancali, elettrodomestici, mobili e rifiuti ingombranti di vario genere.

Due anni addietro ci eravamo permessi di chiedere come fossero stati utilizzati quei 2,5 milioni di euro e che fine avesse fatto il “parco”.
Immediatamente l’assessore Longo tuonò: «Il finanziamento non è stato perso: 1 milione e 300mila circa è ancora nella disponibilità del Comune».
Il progetto di riqualificazione – proseguiva l’Assessore – è in corso di rimodulazione perché «il progetto originario verrà modificato per non contrastare con la realizzazione del tracciato della metropolitana di superficie e le sue opere complementari».
L’assessore concludeva il suo accorato intervento promettendo che «i lavori saranno ultimati dopo una verifica tecnica».

Da allora sono trascorsi altri due anni e, purtroppo, la verità sta iniziando a venire a galla.
Con comunicazione prot. 131482 del 08/09/2021 è proprio il Sindaco di Catanzaro ad evidenziare alla Regione Calabria tutte le disavventure verificatesi nell’esecuzione dell’opera.
Disavventure che sono sfociate nella rescissione contrattuale con l’impresa esecutrice – scrive Abramo – “a causa della perdita del finanziamento”.
Le bugie, caro assessore, hanno le gambe corte. Ma non si tratta solo di un finanziamento perso.

Infatti sembrerebbe che ora il Comune voglia destinare l’area a discarica pubblica – sostengono Franco Pristerà e Francesco Di Lieto.
Non a caso l’Amministrazione chiede alla Regione Calabria di utilizzare quell’area per “la messa a dimora del materiale proveniente dagli scavi in galleria della realizzanda metropolitana”.
Praticamente da parco pubblico a discarica.

Le associazioni “Sala 365” e Codacons rilevano come il collocamento di rifiuti (materiale di risulta) nell’area destinata a parco pubblico, con l’avallo della Regione, non sarebbe prodromica ad una operazione di smaltimento ovvero ad una operazione di recupero ma, di fatto, i rifiuti verrebbero definitivamente abbandonati, con buona pace di quelle famiglie che avrebbero dovuto essere i fruitori del parco e, ovviamente, dell’ambiente.
In ogni caso – proseguono le associazioni – il nostro ordinamento punisce la condotta dell’abbandono di materiale di risulta, senza che rilevi, al fine di integrare gli estremi del reato, un’effettiva compromissione dell’ambiente.
Prima di chiedere l’intervento dell’Ufficio di Procura, Sala 365 e Codacons chiedono che la Regione ed il Comune di Catanzaro vogliano evitare l’umiliazione di trasformare un parco in una discarica e disporre la bonifica dell’area.
Si tratta di una forma di rispetto verso la cittadinanza.
Magari si pensi a realizzare “orti urbani” per riqualificare – sul serio – un’area abbandonata e degradata.
La sensazione è che, senza ricevere idonee rassicurazioni su di una reale bonifica dell’area, la vicenda finirà sui tavoli della Procura.