Li abbiamo aspettati per due giorni. Li abbiamo aspettati mantenendo in fresco il buffet di benvenuto; prolungando i tempi delle maestranze per il protocollo di accoglienza; li abbiamo aspettati facendo tenere accesi i lampeggianti, quasi a significare che c’era ansia di riceverli e di consegnare loro i braccialetti ricordo. Li abbiamo aspettati ed insieme a noi, alla stampa internazionale e nazionale – rigorosamente di regime -, li hanno aspettati anche i “padroni di casa” della nuova Procura della Repubblica di Catanzaro, dove erano ormai attesi per lo scorso martedì 20 settembre 2022. Li abbiamo aspettati e loro, i “faccendieri” del CdA del Sant’Anna Hospital, non sono venuti, facendo anche torto al dott. Nicola Gratteri, che aveva preparato loro un’accoglienza degna del rango. Una di quelle che difficilmente si scorda!
Abbiamo la certezza che non sono venuti all’appuntamento, che loro nei corridoi vuoti della clinica catanzarese, avevano annunciato, quasi fosse una sfida al mondo ed alla giustizia. Siamo certi della loro assenza, perché non sarebbe passato inosservato il riverbero di luce, quasi un big bang, se i raggi del sole avessero baciato i “cupoloni” – dove c’è evidente carenza di bulbo pilifero – di Mariani e Coi; così come avremmo registrato uno spostamento d’aria, tipo Mach 2, se ci fosse stata la falcata della valchiria padovana “coscialunga” Francesca Galasso, l’incrocio fra la razza di Pontida e l’italico pennuto…
Si è sprecata un occasione. Quella per fare chiarezza sulle vicende del Sant’Anna Hospital, sulle relazioni con le ‘ndrine di Limbadi, sul futuro della clinica catanzarese e sul tentativo di portare dentro la ‘ndrangheta trapiantata nella Città Eterna, quella che si alimenta con il sangue e banchetta sulla sanità.
Troppe sono le domande aperte, quelle che i “faccendieri” del CdA del Sant’Anna Hospital ormai da mesi cercano di evitare, mentre la clinica sprofonda ed il personale pietisce uno stipendio, visto che i soldi che si incassano e, che sono pochi considerato il fermo dei reparti di degenza, vengono spesi per viaggi dei “dirigenti” esteri e per i loro pernottamenti nella città di Catanzaro.
Il confronto è rimandato, perché chi sta governando la clinica, soprattutto dietro le quinte, è fortemente impegnato a scavarle la fossa. Non c’è dialogo con il personale, al quale è stato impedito di attraversare la strada ed andare negli uffici della direzione; non c’è dialogo con l’opinione pubblica che vorrebbe sapere; non c’è dialogo con i malati, che ormai affollano i treni della migrazione sanitaria; non c’è dialogo con la proprietà aziendale, quella messa agli arresti domiciliari e quella presa a pedate; così come non c’è dialogo con la giustizia, che a cominciare da Nicola Gratteri aspettano le risposte. Tace tutto. La regola è quella benedettina, tanto cara a Sally la cattolica: la signora Rosanna Frontera che avrebbe più di un motivo per parlare; per diventare collaboratrice di giustizia; per spiegare dove sono andati a finire i soldi di “Cuore Matto”, senza sperare che qualcuno creda che era un problema di colesterolo.
Credibilità e decenza sono i limiti entro cui bisogna restare. Ecco perché alle tante domande che tutti, i faccendieri del CdA, Mariani, Coi e la Galasso; il delegato sanitario della cosca di Limbadi, Cesare Pasqua e Sally la cattolica al braccio di Gino/Camillo, avrebbero potuto soddisfare al “gran ballo delle debuttanti” le curiosità della procura e di ancora continua ad indagare.
In questo evento di custodia mondana, avremmo magari capito: perché, ad oggi, la società S.Anna SpA non ha provveduto ad approvare il bilancio d’esercizio 2021 nei termini previsti per legge? E fra i tanti reati in galleggiamento c’è da ascrivere anche questo che è pure fiscale? Così come c’è da capire perché l’assemblea dei soci convocata per l’approvazione del bilancio, sia stata rinviata a data da destinarsi, mentre dal mese di aprile 2022 tutto il resto è andato oltre. Così come il trasferimento delle quote alle società fiduciarie del sistema Castellini e, dulcis in fundo la costituzione di Sanità Futura con il nuovo imprenditore-barbone Mario Sabatini. Sarebbe stata un occasione per presentarlo alla città ed alla procura, magari spiegando anche il mancato controllo del notaio compiacente, di fronte ad un palese problema di circonvenzione di incapace, oltre che un vizio di forma nella atto di costituzione della società.
Ma Sally la cattolica non gradisce i riflettori, si muove con il favore delle tenebre stabilendo la musica e pure i minuti d’aria dei “detenuti” di famiglia. Sally la cattolica non gradisce di essere interrogata, ma prima o poi dovrà sopportare l’onta; dovrà spiegare dove ha pescato i “delinquenti” che ha promosso a manager e consulenti; dovrà spiegare le sue relazioni con la ‘ndrangheta sanitaria a targa AIOP, fra il “tenero” Enzo Paolini e Miraglia, il boss di Giomi SpA; o le relazioni con le ‘ndrine di Limbadi; dovrà rivelare dove ha nascosto il salvadanaio di Cuore Matto.
Spiegherà e spiegheranno anche i “faccendieri del CdA” quale è l’intento per non approvare il bilancio della società per l’anno 2021 ed in particolare, Sally la cattolica spiegherà come è riuscita ad imbavagliare anche il Collegio dei sindaci su una procedura grave, pericolosa ed organizzata criminalmente, che sarà il colpo di grazia per il Sant’Anna Hospital. Oggi più di ieri, una visita della Guardia di Finanza sarebbe risolutiva e restituirebbe verità alla verità e smaschererebbe definitivamente i delinquenti, con e senza l’aurea di santità.